Cronaca

Il “Sistema Pizzo” e le accuse della Dda al sindaco Callipo e al comandante dei vigili

A gettare la spugna l'assessore Pasquale Marino, iscritto nell'elenco degli indagati, insieme a Maria Alfonsina Stuppia, a capo dell'ufficio tecnico-urbanistico

callipo-anci2.png

Un ciclone giudiziario senza precedenti sul Vibonese ed anche sul Comune di Pizzo.  Il primo cittadino Gianluca Callipo, presidente regionale dell’Anci, è finito addirittura in carcere con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Per i magistrati, da imprenditore del settore alberghiero e da sindaco, avrebbe fornito “uno stabile contributo alla vita dell’associazione mafiosa”. Nella sua duplice veste, Callipo “in diretto contatto con i vertici dell’organizzazione criminale operante a Pizzo (in particolare la famiglia Mazzotta) e a San Gregorio d’Ippona (famiglia Razionale – Gasparro), si poneva quale riferimento per il sodalizio nella risoluzione di problematiche inerenti alla propria funzione di sindaco”.

In tal modo, avrebbe promosso, “gli interessi dell’organizzazione e favorito anche nell’adozione o meno di specifici provvedimenti, personaggi intranei o vicini al sodalizio criminale, comunque garantendo, in caso di necessità, il suo appoggio all’organizzazione, omettendo i dovuti controlli sulle attività di interesse del sodalizio”.  A Salvatore Francesco Mazzotta il sindaco di Pizzo avrebbe fatto dei favori, consentendo la prosecuzione dell’attività imprenditoriale della società “Ittica Paola di Francesca Mazzotta”, anche in cambio del sostegno elettorale offertogli – in occasione delle elezioni comunali del giugno 2017 – dalla famiglia di mafia napitina”.

E non sarebbe finita qui. Per la Procura distrettuale antimafia, Callipo avrebbe elargito piaceri anche a Francesco Isolabella, titolare del Mocambo, il capo dell’amministrazione. Grazie a lui “l’attività sarebbe stata esercitata all’interno di un immobile poi rilevato dalla C.T.S.Invests.r.l. (di cui risulta socio il medesimo Callipo) e di interesse di Saverio Razionale e Gregorio Gasparro”.

In questo modo, il sindaco avrebbe impedito, secondo la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, “il libero esercizio del voto, “convogliando in tal modo le preferenze su candidati a loro vicini in cambio di future utilità”. Insomma, un sistema che  – stando alle ricostruzioni dei magistrati avrebbe consentito a Callipo di essere rieletto sindaco.

In carcere è finito anche Enrico Caria che in qualità di responsabile della polizia municipale avrebbe attestato falsamente (con nota del Comune di Pizzo – Polizia municipale prot. N. 13704 in data 22.06.2017), a seguito di richiesta da parte di personale della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Vibo Valentia, la convivenza tra Francesco Salvatore Mazzotta ed Irene Altamura, consentendo a quest’ultima di avere acceso ai colloqui in carcere presso la struttura penitenziaria in cui Mazzotta era detenuto.

Insieme al sindaco e al comandante della Municipale, nel calderone dell’inchiesta è finita Maria Alfonsina Stuppia, responsabile del settore tecnico-urbanistico. Nel registro degli indagati pure Pasquale Marino che si è dimesso questa mattina dalle proprie funzioni.

ESCLUSIVO | Le immagini della cattura del super boss Luigi Mancuso in treno (VIDEO)

LEGGI ANCHE | Operazione “Rinascita-Scott”, le contestazioni mosse al comandante dei vigili urbani Filippo Nesci

Omicidio Gangitano, ucciso dall’ex boss Andrea Mantella perché omosessuale

Ndrangheta e massoneria a Vibo, indagato anche Ugo Bellantoni

Ndrangheta nel Vibonese, luce su duplice omicidio del 1996: due indagati per lupara bianca

Scacco matto alla ‘ndrangheta, ricostruita la mappa del “crimine” a Vibo e nel Vibonese (VIDEO)

Il pranzo tra Luigi Mancuso e Giancarlo Pittelli, la paura di essere intercettati

‘Ndrangheta senza limiti a Vibo, dal business dei migranti alla ristrutturazione delle cappelle nel cimitero

La strategia “pacifista” di Luigi Mancuso in rotta di collisione con le “nuove leve” di Vibo

Le mani della ‘ndrangheta sulle assunzioni all’ospedale di Vibo e la poliziotta infedele

I “pizzini” dell’avvocato Stilo ai sodali in carcere e i favori dell’impiegato in Tribunale

Terremoto giudiziario a Vibo, Gratteri: “‘Ndrangheta di serie A con professionisti organici alle cosche”

La rivoluzione di Gratteri: “Smonteremo la Calabria come un treno dei Lego e la rimonteremo”

Tsunami Gratteri, rasa al suolo la ‘ndrangheta vibonese: 334 misure cautelari (VIDEO)

Tsunami Gratteri a Vibo, colpita la politica: in carcere Gianluca Callipo. Ai domiciliari Lo Bianco, De Filippis e Giamborino

‘Ndrangheta nel Vibonese, l’elenco completo dei 416 indagati dell’operazione “Rinascita Scott”

Il “Sistema Pizzo” e le accuse della Dda al sindaco Callipo e al comandante dei vigili

 ‘Ndrangheta e politica a Vibo, la Dda: “Giamborino prendeva voti dai clan ed era a loro disposizione”

Tsunami Gratteri, nella rete della Dda di Catanzaro finisce il noto penalista Pittelli

Tsunami giudiziario nel Vibonese, l’elenco delle società sequestrate

Tsunami giudiziario nel Vibonese, ecco le 260 persone finite in carcere (NOMI)

Tsunami giudiziario nel Vibonese, in 73 finiscono agli arresti domiciliari (NOMI)

Tsunami Gratteri a Vibo: arrestati boss, politici, imprenditori e avvocati (NOMI-VIDEO)

Scacco alla ndrangheta del Vibonese, ricostruiti dalla Dda quattro omicidi

Ndrangheta e politica a braccetto, ecco come funzionava il Sistema-Vibo

Più informazioni