Cronaca

Omicidio a Mileto, i dubbi sul luogo del delitto e l’ipotesi del trasferimento del cadavere

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I carabinieri hanno sequestrato l’auto del diciannovenne di Paravati che avrebbe assistito all’agghiacciante delitto. Si cercano tracce di sangue

Prende quota un’altra ipotesi nell’inchiesta condotta dai carabinieri con il coordinamento della Procura di Vibo che mira a fare luce sull’agghiacciante omicidio di Francesco Prestia Lamberti. Gli inquirenti, infatti, non escludono che il sedicenne possa essere stato ucciso in un posto diverso e trasferito già cadavere nella zona di campagna indicata ai carabinieri dal quindicenne presunto killer.

Auto sequestrata. Una pista che gli investigatori stanno battendo proprio in queste ore e per andare fino in fondo hanno deciso di sequestrare anche un’automobile. Si tratta della Fiat Punto di proprietà del diciannovenne di Paravati, D. E. che martedì sera si è presentato in caserma a Mileto per rendere dichiarazioni spontanee. Secondo quanto raccontato ai carabinieri il diciannovenne avrebbe accompagnato in località Vindacitu, nelle campagne della frazione Calabrò, uno dei due ragazzi per un incontro “chiarificatore” e udito gli spari sarebbe fuggito per paura di essere ucciso. La sua versione però non avrebbe convinto gli inquirenti alla ricerca di ulteriori riscontri per mettere insieme tutti i tasselli di un mosaico ancora indefinito.

Mileto-e-Francesco-PrestiaIpotesi agghiacciante. Sono infatti ancora troppi i punti oscuri e tante le domande senza risposte certe. Con il passare delle ore crescono soprattutto i dubbi sul luogo dove sarebbe avvenuto il delitto e prende quota l’altra ipotesi, quella del trasferimento del cadavere nell’uliveto dove Francesco è stato trovato con le mani in tasca, altro particolare che fa riflettere gli inquirenti. L’attività investigativa prosegue a ritmo serrato alla ricerca dell’arma del delitto ma anche dei bossoli che non si trovano e di tracce di sangue. In località Vindacitu ma anche nel centro di Mileto, in piazza Naccari, a due passi dalla villa comunale, dove i carabinieri hanno effettuato un paio di sopralluoghi nelle ultime ore setacciando palmo a palmo la zona. Così dopo aver sequestrato gli indumenti indossati dal sedicenne in quella tragica serata di lunedì scorso, ora al vaglio dei specialisti del Nucleo scientifico c’è anche l’auto del diciannovenne presunto complice. Mistero nel mistero per un caso tutt’altro che chiuso. (mi.fa.)

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