Le prime dichiarazioni del pentito sono state depositate oggi dal pm antimafia Alessandro Riello. Si tratta dei resoconti delle testimonianze del collaboratore di giustizia cosentino, Gianluca Maestri, che è imputato dinanzi al Gup di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta “Athena”, che lo scorso anno ha colpito le cosche della Sibaritide, in particolare gli Abbruzzese e Forastefano. Secondo quanto riportato da fonti locali nei mesi precedenti, Maestri ha fornito informazioni riguardanti il traffico di droga e le estorsioni avvenute tra l’area di Cassano e quella del capoluogo bruzio. Il pentito ha implicato pesantemente una donna degli Abbruzzese di nome Rosaria, indicandola come coinvolta nel “ritiro dei proventi della droga” a Cosenza. Inoltre, ha menzionato il coinvolgimento del fratello di questa donna, Sandro, nelle attività illegali di cui Maestri era parte.
I verbali depositati dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) sono stati censurati in alcune parti. Si ipotizza che Maestri abbia parlato di molte altre questioni, comprese violente azioni criminali. Successivamente a lui, hanno deciso di collaborare con la giustizia anche l’imprenditore agricolo Luca Talarico, di Spezzano Albanese, e il meccanico cassanese Paolo Cantore, che ha fornito il SUV utilizzato dai responsabili dell’omicidio di Maurizio Scorza e della sua compagna Hanenen Hendli, avvenuto nelle campagne tra Cassano e Castrovillari il 4 aprile 2022.
