Cronaca

Omicidio Vangeli nel Vibonese, svolta nelle indagini: fermato dai Carabinieri il presunto autore

Il giovane di Filandari, vittima di "lupara bianca", è sparito nel nulla nell'ottobre del 2018. Il suo corpo è stato gettato nel fiume Mesima e mai ritrovato

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Francesco Domenico Vangeli, il giovane di Filandari scomparso nella notte tra il 9 e il 10 ottobre del 2018. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vibo Valentia hanno eseguito all’alba di oggi un fermo di indiziato di delitto a carico di uno dei presunti autori materiali di quello che è inquadrato dagli inquirenti come un efferato omicidio. In carcere è finito Antonio Prostamo, 30 anni, esponente di spicco dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta operante a San Giovanni di Mileto. E’ accusato di omicidio aggravato dalle modalità mafiose ma anche di distruzione di cadavere.

Caso di lupara bianca. Il corpo di Vangeli non è mai stato trovato nonostante i ripetuti sforzi e le ricerche da parte delle forze dell’Ordine che hanno rastrellato tutto il territorio per mesi. Si ritiene che una volta ucciso dopo essere stato attirato in un tranello, il giovane sia stato gettato nel fiume Mesima e da qui il suo cadavere trascinato e disperso in mare. Alla base dell’omicidio ci sarebbe la contesa per una giovane ragazza di Scaliti di Filandari. Sul registro degli indagati nei mesi scorsi, oltre ad Antonio Prostamo, era finito anche il fratello Giuseppe, 35 anni, pure lui di San Giovanni di Mileto e già in carcere perché nel frattempo arrestato lo scorso mese di maggio per detenzione di arma clandestina e resistenza a pubblico ufficiale.

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