Cronaca

Caso Vangeli, primi avvisi di garanzia per omicidio e occultamento di cadavere

Il provvedimento sarebbe stato preso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. L'assassino aggravato dalla modalità mafiosa

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Il "caso" Vangeli vicino ad una soluzione. Almeno secondo quanto riporta l’edizione di oggi de “il Quotidiano del Sud”. La Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro, che si sta occupando delle indagini, avrebbe fatto partire i primi avvisi di garanzia che dovrebbero raggiungere due persone. I reati contestati: omicidio e occultamento di cadavere. Il tutto con l’aggravante della modalità mafiosa.




Francesco Vangeli, che proprio ieri ha compiuto 26 anni, è scomparso il 10 ottobre scorso. Da allora di lui si sono perse le tracce. Come se fosse svanito nel nulla. La sua auto è stata ritrovata bruciata nei pressi dello svicolo autostradale di Mileto, nel territorio comunale di Dinami. Quasi subito si è pensato al peggio: sulla scomparsa si è allungata l’ombra della lupara bianca. Il 26enne di Scaliti avrebbe pagato con la vita l’aver conteso una ragazza ad un altro uomo, probabilmente legato ad ambienti della criminalità organizzata. Da diversi giorni sono iniziate le ricerche del corpo nel corso d'acqua del fiume Mesima.

Accertamenti sul cellulare. La Procura ha nominato un consulente informatico per accertamenti tecnici irripetibili sul cellulare del 26enne che sarebbe stato ritrovato nelle campagne di Filandari.  Ulteriori verifiche verranno estese anche al personal computer del giovane. Insomma, le indagini continuano.

 

 

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