Cronaca

‘Ndrangheta: processo ai Patania a Vibo, accompagnamento coattivo per la pentita

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Assente anche oggi per la seconda volta, il Tribunale ha disposto che la collaboratrice di giustizia Loredana Patania venga prelevata dai carabinieri per deporre

Doveva essere la volta della collaboratrice di giustizia, Loredana Patania, oggi nel processo in corso dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia che vede sul banco degli imputati i presunti componenti del clan Patania di Stefanaconi accusati di associazione mafiosa ed altri reati-fine nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Romanzo criminale”. Ma per la seconda volta, Loredana Patania non si è presentata nel sito riservato allestito per la sua deposizione in video-conferenza adducendo di trovarsi in ospedale a causa delle condizioni di salute del figlio. Tale giustificazione non è stata però supportata da alcuna documentazione capace di certificare l’impedimento e da qui la richiesta del pm della Dda di Catanzaro, Camillo Falvo, accolta dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia presieduto dal giudice Lucia Monaco (a latere i giudici Giovanna Taricco e Pia Sordetti), di disporre per la collaboratrice di giustizia, Loredana Patania (nipote del defunto boss Fortunato Patania e fra le principali accusatrici del clan di Stefanaconi) l’accompagnamento coattivo in aula. Non per la prossima udienza, però, ma per quelle successive al 9 novembre. In tale ultima data, infatti, il Tribunale ha programmato l’escussione in aula dei collaboratori di giustizia, Arben Ibrahimi, Vasvi Beluli (entrambi killer stranieri assoldati dai Patania) ed Andrea Mantella.

Gli imputati. Ad essere accusati del reato di associazione mafiosa sono: Giuseppina Iacopetta, ritenuta al vertice della cosca dopo l’uccisione del marito, Fortunato Patania, freddato nel settembre 2011 durante la faida con i Piscopisani; i figli Salvatore, Saverio, Giuseppe, Nazzareno e Bruno Patania; Andrea Patania; Cosimo e Caterina Caglioti; Nicola Figliuzzi; Cristian Loielo; Alessandro Bartalotta; Francesco Lo Preiato; Ilya Krastev. L’ex maresciallo dei carabinieri, già alla guida della Stazione di Sant’Onofrio, Sebastiano Cannizzaro, è invece accusato di falso e concorso esterno in associazione mafiosa. Tale ultimo reato viene contestato anche a don Salvatore Santaguida, parroco di   Stefanaconi. (g.b.)

Stefanaconi Patania

In basso da sinistra verso destra: Giuseppe Patania, Bruno Patania, Andrea Patania, Cosimo Caglioti

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