Cronaca

Comune di Ricadi: sindaco nomina la giunta, ma scoppia subito un “caso”

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Quattro gli assessori. Fra loro anche Paolo Morabito, ex assessore allo Sport, condannato nel 2012 in via definitiva dalla Corte dei Conti per danno erariale

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di GIUSEPPE BAGLIVO

Ha il nuovo esecutivo comunale il Comune di Ricadi, importante centro turistico del Vibonese, i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle elezioni amministrative del 5 giugno scorso dopo un periodo di commissariamento dell’ente locale per infiltrazioni mafiose. Il nuovo sindaco, Giulia Russo, ha nominato la sua giunta. Vicesindaco ed assessore al turismo e alle attività produttive è stato nominato l’avvocato Patrizio Cuppari; Eleonora Pantano è invece il nuovo assessore comunale alla sanità ed alle politiche sociali; a Domenico Di Costa vanno le deleghe ai tributi, allo sport ed agli affari generali. Infine, Paolo Morabito è il nuovo assessore al bilancio, all’ambiente, al ciclo delle acque, alla depurazione, alle risorse idriche ed al decoro urbano.

Ricadi sindaco Giulia Russo

Tutti gli assessori erano stati eletti consiglieri comunali nel turno elettorale del 5 giugno scorso. Elezioni “anomale”, atteso che a Ricadi si è registrato il record, fra i Comuni calabresi interessati al voto, delle schede bianche e nulle (oltre al record di elettori astensionisti che neppure si è recato alle urne). Anomalia provocata anche dalla composizione della lista avversaria (almeno sulla carta) a quella del sindaco Giulia Russo, guidata da Michele Artesi (nel 2011 era delegato della lista del sindaco Pino Giuliano, la cui amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni mafiose, mentre l’altro delegato di lista era il segretario del Pd di Ricadi, Ignazio Pontoriero, ora delegato di lista della Russo) e con al suo interno, fra i candidati, strettissimi congiunti di alcuni membri della Struttura speciale del consigliere regionale Michele Mirabello. Quest’ultimo, segretario provinciale uscente del Pd vibonese, ha sostenuto elettoralmente e politicamente Giulia Russo quale candidata alla carica di sindaco.

Mirabello e Giulia Russo

In precedenza, nelle vesti di consigliere comunale, Mirabello aveva sottoscritto il ricorso al Tar ed al Consiglio di Stato (perso in entrambi i gradi di giudizio) contro la decisione della Prefettura di Vibo e del Ministero dell’Interno di sciogliere per infiltrazioni mafiose gli organi elettivi dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pino Giuliano.  L’anomalia del “caso Ricadi” ha poi portato – per la prima volta nella storia politica del Comune – all’elezione di consiglieri comunali che hanno ottenuto rispettivamente 13 e 10 voti.

Palasport Ricadi

Interno del Palazzetto dello Sport di Ricadi

Il “caso” Morabito. Fra gli assessori nominati ora dal sindaco Giulia Russo vi è anche Paolo Morabito, già assessore comunale allo sport dal 2001 al 2006. In tale veste, il 28 settembre 2012 Paolo Morabito è stato condannato, con sentenza numero 781, dalla sezione giurisdizionale centrale d’appello della Corte dei Conti al pagamento della somma di 10.024,00 euro (diecimila ventiquattro/00), oltre a rivalutazione monetaria fino alla sentenza di primo grado e interessi legali dalla sentenza stessa, a titolo di danno erariale per la mancata utilizzazione del Palazzetto dello sport di Ricadi, importante opera pubblica lasciata per anni in stato di abbandono. Paolo Morabito era stato condannato dalla Corte dei Conti anche in primo grado il 7 luglio del 2010 al pagamento della somma di 13.422,48 uro. In appello la condanna è stata poi rideterminata nella somma di 10.024,00 euro. Insieme a Morabito, i giudici contabili hanno condannato in via definitiva anche Domenico Laria, all’epoca assessore comunale ai lavori pubblici.

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Ecco cosa scrive la Corte dei Conti nelle motivazioni della sentenza definitiva: ” Non è possibile, contrariamente a quanto vorrebbero gli appellanti, ridurre le responsabilità degli assessori fino al punto di escludere che nei settori dell’Amministrazione affidati alla loro cura essi non abbiano il dovere di dare impulso, specialmente in un ente locale di piccole dimensioni come il Comune di Ricadi, almeno agli affari di più grande importanza”. Ed ancora: “Preoccuparsi di non lasciare in abbandono un’opera pubblica nuova, destinata a soddisfare determinati interessi della collettività, era certamente – sottolinea la Corte dei Conti – dovere degli amministratori oggi giudicati. Ciò che si rimprovera loro è l’omissione di iniziative e atti d’impulso che certamente era nei loro doveri compiere”.

La “colpa grave” di Morabito. Per la Corte dei Conti “non vi è dubbio che l’opera è rimasta inutilizzata per anni: circostanza che dimostra di per sé la sussistenza di quella rilevante trascuratezza nell’assolvimento dei doveri d’ufficio in cui consiste la colpa grave. Né valgono in contrario le argomentazioni difensive del Morabito – sottolineano i giudici contabili in sentenza – che si sarebbe adoperato per completare e sistemare le aree esterne e per rendere utilizzabile l’immobile dalle scuole, atteso che ove vi fosse stata una più determinata attivazione non sarebbe stato difficile utilizzare un immobile realizzato e potenzialmente idoneo ad essere impiegato secondo la sua destinazione d’interesse pubblico”.

Giulia Russo

Giulia Russo

Giulia Russo avvocato difensore di Morabito. La nomina di Paolo Morabito a nuovo assessore comunale crea quindi subito il primo “caso” politico per il Comune di Ricadi. Come coniugare, infatti, i principi di buon andamento ed efficacia dell’azione amministrativa, enunciati nel programma elettorale del neo sindaco Giulia Russo, con quanto certificato in via definitiva dalla Corte dei Conti in ordine alle responsabilità amministrative, ed erariali-contabili, di Paolo Morabito? La vicenda si complica poi ulteriormente, dal punto di vista strettamente politico e di efficacia dell’azione amministrativa, in considerazione del fatto che certamente il neo sindaco Giulia Russo era a conoscenza della vicenda che ha portato alla condanna in sede contabile di Paolo Morabito. Dalla sentenza della Corte dei conti si scopre infatti che a proporre appello incidentale contro la condanna in primo grado dell’allora assessore Paolo Morabito e dell’allora assessore Domenico Laria è stata proprio l’avvocato Giulia Russo nelle sue vesti di legale. Al di là della rideterminazione della pena per Morabito (da 13mila euro del primo grado alla condanna al pagamento di 10mila euro nella sentenza definitiva d’appello), per il resto “I motivi degli appelli incidentali più direttamente riferiti al merito della responsabilità amministrativa – ha scritto la Corte dei Conti nella sentenza definitiva – sono infondati”.

fascia tricolore

Stando così le cose, è chiaro che il problema ora è tutto politico. Perchè una cosa è sostenere nelle vesti di avvocato le ragioni dei propri assistiti ed essere anche intimamente convinti della loro non responsabilità, altra cosa è non tenere conto nelle vesti di amministratore pubblico (di sindaco, nel caso di specie) che dei giudici contabili hanno certificato in via definitiva una “colpa grave” di un ex assessore ora nominato nuovamente assessore. La nuova nomina di Paolo Morabito ad assessore comunale da parte del sindaco Giulia Russo, e l’attribuzione allo stesso di deleghe importanti come il bilancio e soprattutto la depurazione (argomento più che mai di attualità in questi giorni visto il mare sporco a Capo Vaticano), apre quindi il campo a diversi interrogativi allo stato senza risposte. Il tutto in attesa di capire anche il ruolo dell’opposizione all’interno del Consiglio comunale di Ricadi che dovrebbe essere rappresentata – almeno sulla carta e giusto per respingere le “accuse” di “lista civetta” – da Michele Artesi (140 voti), Antonio Galizia (23 voti), Giuseppa Forelli (13 voti) e Francesco Giovanni Laureana (10 voti).

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