Politica

Elezioni a Ricadi: da Regione e comuni limitrofi i candidati in soccorso delle liste

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Alla carica di consigliere comunale aspirano anche non residenti nel Comune e stretti congiunti di componenti la Struttura speciale del consigliere regionale Mirabello

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di GIUSEPPE BAGLIVO

Non hanno avuto alcuna risposta gli interrogativi sollevati nei giorni scorsi da Zoom24 sulla particolare situazione politica che vede il Comune di Ricadi chiamato nuovamente alle urne dopo un periodo di commissariamento degli organi elettivi dell’ente per infiltrazioni mafiose. In particolare, avevamo evidenziato l’anomalia della presenza in campo di una lista, dai più definita “civetta”, allestita per permettere all’altra di affrontare le elezioni senza la preoccupazione del superamento del quorum del 50% + 1 degli aventi diritto al voto.

Comune Ricadi

Ma soprattutto avevamo evidenziato che i due delegati della lista dell’ex sindaco Pino Giuliano (la cui amministrazione è stata sciolta nel 2014 per infiltrazioni mafiose) sono oggi uno (Michele Artesi) candidato a sindaco a capo della “lista civetta” il cui unico scopo è da subito apparso chiaro come quello di rendere sicura ed agevole la vittoria della lista di Giulia Russo, l’altro (Ignazio Pontoriero, attuale segretario cittadino del Pd di Ricadi) è invece il delegato della lista predestinata alla sicura affermazione (quella di Giulia Russo).

Giulia Russo

Giulia Russo

Avevamo poi posto un’altra serie di domande, chiedendo cioè se gli attuali due candidati alla carica di sindaco (oltre a tutti i candidati al Consiglio comunale) intendessero comunque avvalersi del sostegno politico ed elettorale degli ex amministratori che hanno presentato ricorso dinanzi ai giudici amministrativi (Tar prima e Consiglio di Stato poi) per chiedere l’annullamento del decreto di scioglimento degli organi elettivi per infiltrazioni mafiose. Ricorso contro il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Vibo perso sia dinanzi al Tar e sia dinanzi al Consiglio di Stato (ricorrenti l’ex sindaco Pino Giuliano e gli ex amministratori, fra ex assessori ed ex consiglieri: Michele Mirabello, Vera Carone, Francesco Giuliano, Francesco Pantano, Giuseppe De Carlo, Francesco Mazzitelli, Nicola Tripodi e Mercurio De Carlo). Anche a tali quesiti non è stata fornita alcuna risposta.

Michele Artesi

Michele Artesi

La lista “Ricadi Futura” ed i candidati residenti in altri comuni. Le “sorprese” e le anomalie del “caso Ricadi”, tuttavia, non finiscono qui. Andando infatti a “spulciare” i singoli candidati al Consiglio comunale saltano subito all’occhio altre e diverse “anomalie”. Sicuramente anomalie uniche nel loro genere nel Vibonese in tale tornata elettorale. I consiglieri comunali che spettano per legge (in base alla popolazione) al Comune di Ricadi sono 12. Si è già detto che la lista “Ricadi bene comune” che candida a sindaco Giulia Russo, espressione del Pd tanto da essere sostenuta a spada tratta dal consigliere regionale Michele Mirabello (segretario provinciale del Pd vibonese, ma anche uno dei ricorrenti ai giudici amministrativi contro il decreto di scioglimento degli organi elettivi per infiltrazioni mafiose), ha messo in campo 10 candidati al Consiglio comunale anziché 12. A 9 candidati si è invece fermata la lista “Ricadi futura” che candida a sindaco Michele Artesi. Analizzando proprio tale lista si scopre che su 9 candidati al Consiglio comunale di Ricadi, ben cinque non risiedono neanche nel centro costiero ricadese. La candidata Giuseppa Forelli, ad esempio, risiede a Tropea, mentre la candidata Rosella Fiamingo risiede a Rombiolo. Ed ancora: le candidate al Consiglio comunale di Ricadi, Giuseppina Miceli e Domenica Pontoriero, risiedono invece a Spilinga, mentre Francesco Giovanni Laureana, pur avendo oggi la residenza nel comune ricadese, ha sempre svolto la sua attività politica a Limbadi dove ha ricoperto la carica di consigliere comunale dal 31 maggio 2011 all’11 aprile 2014 e quella di assessore dal 27 maggio 2007 al 20 febbraio 2010.

mirabello incazzato

Michele Mirabello

Il sospetto grande amore per Ricadi. Stando così le cose, emerge chiaramente come per alcuni, evidentemente, l’amore per la cosa pubblica è così forte – al pari della passione politica e del desiderio di spendersi per i cittadini per quell’innato “spirito di servizio” proprio della politica calabrese (e vibonese in questo caso) -, da travalicare addirittura i confini dei rispettivi centri di residenza (dove pur si vota) per approdare in territori diversi. Nel solo territorio di Ricadi, nel caso di specie, e non viceversa. Non può infatti essere taciuto come, pur votandosi anche a Spilinga, due residenti in tale centro (Domenica Pontoriero e Giuseppina Miceli) hanno preferito porre al servizio degli abitanti di Ricadi la propria esperienza politica, la propria passione di amministratori e il proprio spirito di servizio, anziché dei loro concittadini di Spilinga. Si tratta di vero spirito di servizio o di altro? Tale interrogativo ci ha spinti ad approfondire la vicenda ed abbiamo scoperto che alcuni di tali candidati “forestieri” sono stretti congiunti di Gaetano Pasquale e Benito Monteleone, entrambi pedine di primo piano della Struttura speciale del consigliere regionale Michele Mirabello. Fatta tale scoperta, sorge spontaneo un altro interrogativo: come mai tali candidati hanno preferito proporsi nella lista di Michele Artesi e non nella lista sponsorizzata da Mirabello (quella di Giulia Russo) che si è fermata a 10 candidati sui 12 disponibili? Qualcuno, forse, a cinque giorni dal voto, riuscirà a spiegarci tale mistero? Perché, indubbiamente, di mistero si tratta: per quale motivo, infatti, persone si spostano dal proprio Comune di residenza per candidarsi a Ricadi nella lista “avversaria” a quella sostenuta da Mirabello pur avendo i loro congiunti inseriti nella Struttura speciale dello stesso consigliere regionale?

Capo Vaticano -

Fra l’altro, i candidati residenti in comuni diversi da quello di Ricadi non potranno neanche votare per se stessi, essendo il diritto di voto legato alla residenza.

L’antimafia su Ricadi. Dulcis in fundo, la Commissione parlamentare antimafia, presieduta da Rosy Bindi (Pd) nella sua relazione odierna segnala, fra le altre cose, che per alcuni candidati a Ricadi alle elezioni di domenica prossima, sulla base dei rapporti delle forze dell’ordine, si registrano “frequentazioni con soggetti gravati da precedenti penali e di polizia, nonché più specificatamente con personaggi – scrive la Commissione – riconducibili alla storica famiglia di ‘ndrangheta dei Mancuso. Appare inoltre meritevole di segnalazione – evidenzia ancora la relazione della Commissione parlamentare antimafia – il fatto che risultano aver già ricoperto cariche amministrative in seno allo stesso Comune, o altri Comuni limitrofi, ben 6 candidati, pari al 35% circa”.

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