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Giletti “processa” i 700 “imboscati” nell’Asp di Vibo: il 34,1% dei lavoratori

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Alla provincia calabrese spetta la maglia nera nel settore secondo una ricerca messa a punto dall’università Bocconi. Ospite de L’arena su Rai 1 il commissario Massimo Scura

Gli imboscati nell’Asp vibonese sono un piccolo esercito. Una recente indagine dell’università Bocconi parla del 34,1% della forza lavoro che in valori assoluti significa quasi 700 su 2000 dipendenti che fruiscono di permessi e limitazione per assistere i familiari. Della vicenda si è occupata questo pomeriggio “L’Arena”, la trasmissione di Massimo Giletti, in onda su Rai 1.  Ospiti del conduttore, il commissario alla Sanità Massimo Scura ed il sindacalista della Cisl Giampiero Bevacqua. Il numero uno della sanità in Calabria ha rammentato come il decreto contro gli imboscati “non sia stato sottoscritto da un’importante organizzazione sindacale come la Cigl oltre che dai sindacati dei medici. L’obiettivo – ha detto Scura – era quello di ridimensionare il fenomeno attraverso la rotazione del personale, ma questo ha creato una serie di problemi sebbene siano stati i lavori stessi a segnalarmi alcune storture”.

Sanità: basta sprechi, arriva il decreto contro gli “imboscati”

Sotto la lente d’ingrandimento sono finiti i dati peggiori che consegnano la maglia nera all’Asp di Vibo Valentia e all’azienda ospedaliera di Reggio Calabria. A Vibo, il 34,1% dei dipendenti ottiene permessi per assistere i familiari. Cifra arrotondata per difetto perchè non è facile individuare quanti medici siano finiti in amministrazione svestendo il camice bianco ed indossando la giacca e la cravatta. I numeri non sono eccellenti neppure nelle altre Aziende sanitarie calabresi.

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Appare poi sproporzionato il numero di infermieri o caposala impiegati negli ambulatori anziché nei reparti e sono tanti anche i giovani infermieri dislocati sul territorio. Una situazione ben nota che provoca disagi e obbliga chi lavora per davvero a sdoppiarsi tra un reparto ed un altro o a fare turni massacranti, specie nel periodo estivo. Ogni tentativo di ridistribuzione dei carichi di lavoro per misurare l’effettiva produttività del personale in servizio è miseramente naufragata.

Sanità a Vibo, imboscati e pure pregiudicati