La “discarica dei veleni più pericolosa d’Europa” è a San Calogero, primi passi verso la bonifica

Il Comune dispone il primo atto per lo smaltimento dei rifiuti abbandonati nell'area dell'ex fornace "La Tranquilla" dove negli ultimi anni sono cresciute le patologie tumorali

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La giunta comunale di San Calogero ha deliberato l’atto di indirizzo nei confronti del responsabile dell’area servizi del territorio per la rimozione, al fine di procedere allo smaltimento dei rifiuti abbandonati nell’ex sito industriale dell’ex fornace “La Tranquilla”.

La delibera. Tutto ciò è stato deliberato dopo che nello stesso atto di giunta è stato messo in evidenza che “la società Fornace Tranquilla S.r.l., ufficialmente titolare di autorizzazione in forma semplificata per attività di recupero di rifiuti, avrebbe dovuto recuperare rifiuti da riutilizzare nel ciclo produttivo di laterizi per l’edilizia, senza possibilità di metterli in riserva ovvero di accumularli (rifiuti non pericolosi, cod. R5, nella specie mattoni e che le indagini condotte dalla Procura di Vibo Valentia mettevano in luce che l’attività della società Fornace Tranquilla S.r.L era finalizzata allo smaltimento illecito, mediante occultamento di rifiuti anche pericolosi. Invero, nel periodo compreso tra il 17 maggio 2000 e il 20 settembre 2007 – si legge ancora nel deliberato – venivano complessivamente conferiti 134.254.808 tonnellate di rifiuti, il 93,7% dei quali provenienti dalla centrale termo elettrica ENEL “Federico LP’ di Brindisi e che la Fornace Tranquilla S.r.l. non era dunque in possesso delle autorizzazioni necessarie e nei fatti ha gestito una quantità di rifiuti superiore ai limiti massimi consentiti dalla legge”. Ed ancora “che da un sopralluogo della Guardia di Finanza di Vibo Valentia si appurava invece l’abbandono di rifiuti divario genere, natura e quantità su un’intera area ampia circa mq 100.000”, tanto che “all’interno del sito veniva accertata la presenza di un terrapieno di circa 10 metri realizzato con ceneri e fanghi derivanti dai processi industriali delle centrali termoelettriche a carbone”.

Discarica di veleni. L’azione della locale amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Nicola Brosio, giunge in seguito alla petizione on line su change.org lanciata dal Wwf Italia e alla richiesta inoltrata al Comune di “adottare l’ordinanza di rimozione dei rifiuti pericolosi ancora presenti nell’ex sito industriale”. L’area in questione è diventata – secondo la Procura della Repubblica di Vibo Valentia – “la discarica dei veleni più pericolosi d’Europa”. Da sottolineare che nella zona sono anche cresciuti negli ultimi anni le patologie tumorali.

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