La Squadra mobile di Catanzaro ha eseguito un'ordinanza di tre misure cautelari in carcere e tre all'obbligo di firma nell'ambito dell'operazione "The Jackal". Cinque gli indagati
di GABRIELLA PASSARIELLO
Costringevano i proprietari della auto rubate a sborsare un “ricatto” per tornare in possesso del mezzo che gli era stato sottratto con lo strumento del “cavallo di ritorno”. Con le accuse di furto aggravato, porto e detenzione di armi, ricettazione, riciclaggio ed estorsione, il personale della Polizia di Stato di Catanzaro con l’ausilio di equipaggi del reparto prevenzione crimine “Calabria centrale di Vibo Valentia” ha eseguito stamattina, nell’ambito dell’operazione “The Jackal” un’ordinanza di sei misure cautelari firmate dal gip del Tribunale di Catanzaro Pietro Scuteri su richiesta del sostituto procuratore Vito Valerio. Le attività investigative coordinate dal procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri con la supervisione del procuratore capo Nicola Gratteri hanno portato, inoltre ad accertare la responsabilità di alcuni indagati su un episodio risalente al dicembre 2014, in cui gli stessi si sarebbero introdotti in un’abitazione a Catanzaro, sottraendo una serie di armi custodite dal proprietario in una cassaforte. Tre le misure cautelari in carcere, per altri tre è previsto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per la firma e cinque sono gli indagati a piede libero.
In carcere
Alessandro Bevilacqua, 32 anni
Stefano Bevilacqua, 30 anni
Elio Pirroncello, 25 anni
Obbligo di firma
Francesco Martino, 47 anni
Antonio Passalacqua, 43 anni
Annunziata Passalacqua, 51 anni
Indagati a piede libero
Emilio Damiano Martino, 20 anni
Mariano Damiano Bevilacqua, 47 anni
Martino Andrea Sirelli, 39 anni
Davide Bevilacqua, 33anni
Carlo Greco, 56 anni
Operazione The Jackal, i minori istruiti per compiere i furti