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Festival dell’Innovazione, parte il conto alla rovescia

La prima edizione al via domani fino a sabato 30 settembre. L'evento costerà alle casse del Comune oltre 23mila euro

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È partito il conto alla rovescia per la prima edizione di “InnovaMenti – Festival dell’Innovazione”, che si terrà a Vibo Valentia nel palazzo dell’ex collegio dei Gesuiti, da domani, giovedì 28 settembre, fino a sabato 30 settembre e per il quale il Comune di Vibo Valentia ha destinato oltre 23mila euro per la sua realizzazione.
Un Festival che, oltre ai panel di approfondimento con ospiti del mondo dell’imprenditoria, della politica e della cultura, vedrà le scuole vibonesi di ogni ordine e grado recitare un ruolo da protagoniste.
“Abbiamo voluto far sì che fossero i nostri giovani ad illustrare agli adulti – spiega l’assessore Michele Falduto – i grandi progressi che l’innovazione tecnologica sta apportando al nostro modo di vivere il presente. I ragazzi vibonesi, supportati dai loro docenti e dai dirigenti, in questi anni sono stati capaci di ottenere premi e riconoscimenti nazionali nel campo dell’innovazione, ed era giusto regalare loro una vetrina per fare conoscere ad una platea più ampia, extrascolastica, le grandi potenzialità e prospettive che la scuola vibonese sa offrire”.
Dopo l’inaugurazione delle ore 9.30, con il saluto delle autorità ed un piccolo concerto di benvenuto a cura degli studenti del Conservatorio “Torrefranca”, possibile grazie alla disponibilità mostrata dal direttore Vittorino Naso, il Festival si svilupperà in due fasi parallele. Mentre in sala prenderanno il via i dibattiti, nel cortile del palazzo i protagonisti dei corner dimostrativi saranno, nella prima giornata, gli alunni del Liceo Scientifico “Berto”, del Liceo “Capialbi”, dell’Istituto comprensivo “Murmura” e dell’Istituto superiore ITG-ITI.
Per la dirigente del “Berto”, Licia Bevilacqua, si tratta di “una bella vetrina che mette in relazione gli enti e le imprese del territorio con le scuole. Ed una scuola come la nostra – spiega la dirigente – con l’indirizzo di Scienze applicate, non poteva mancare a questo appuntamento. I nostri studenti, con l’uso di visori e monitor, faranno vedere attraverso simulazioni come è possibile arrivare alla creazione di app utilizzando il linguaggio di programmazione. La via dell’innovazione già imboccata è ormai una strada obbligata anche per rispondere alle esigenze di formazione dell’Europa ed alle nuove competenze digitali ormai imprescindibili in ogni campo”.
Secondo il dirigente del “Capialbi”, Antonello Scalamandrè, “l’apertura dimostrata dal Comune di Vibo Valentia nei confronti delle scuole è un qualcosa di assolutamente positivo, è la strada giusta per creare sinergie e far sentire agli alunni che le istituzioni sono presenti e collaborano per la crescita dei giovani. Aprirsi al territorio è fondamentale, e noi lo abbiamo fatto da sempre, dunque ben vengano manifestazioni come queste”.
Dello stesso parere la dirigente della “Murmura”, Tiziana Furlano, che parla di “occasioni bellissime perché permettono al mondo esterno di far conoscere l’utilizzo di metodologie didattiche innovative che nelle scuole pratichiamo per far acquisire ai ragazzi competenze di primaria importanza. Questi eventi ci consentono di raccontarlo, consentono ai ragazzi di misurarsi e mettere in pratica ciò che stanno imparando”.
Sulla tecnologia e l’innovazione punta forte un istituto come l’ITG-ITI guidato dalla dirigente Maria Gramendola: “La condivisione della tecnologia – afferma la dirigente – è l’unica strada che ci può aiutare anche a superare come cittadini la crisi del momento storico. Noi che siamo una scuola ad indirizzo tecnologico abbiamo sempre presente questa idea: la tecnologia, per quanto sia attrattiva e affascinante, ha sempre bisogno di essere posta al servizio di chi la utilizza. Questa è la nostra visione delle cose, ed in tale contesto il Festival dell’innovazione è perfetto per favorire la condivisione di questo punto di vista. Perché nell’educare i ragazzi, dobbiamo dar loro gli strumenti per diventare attori critici e far sì che sappiano sempre mantenere viva la creatività in una realtà che della tecnologia non può fare a meno”.