L’Amministrazione comunale di Vibo si appresta a iniziare i lavori nelle tre principali scuole della città – tra quelle di competenza del Comune e, quindi, ad esclusione degli istituti superiori – ma continua a rimanere il problema di dove permettere agli alunni di continuare a fare lezione. La soluzione sembra essere quella di affidarsi ai privati: non è un caso che il Comune abbia bandito, nei giorni scorsi, una manifestazione d’interesse per individuare locali idonei a ospitare circa 1500 studenti. E ciò anche se non mancano gli stabili di proprietà pubblica e le aule vuote, ma a quanto pare si tratta di locali non a norma.
A essere interessati gli allievi di Garibaldi, Don Bosco e Murmura-Trentacapilli con gli istituti in questione che saranno oggetto di lavori di adeguamento anti-sismico, efficientamento energetico, adeguamento strutturale e non solo per 9 milioni di euro complessivi. La situazione, tuttavia, non è la stessa per i tre istituti. È certo che gli studenti di Garibaldi e Don Bosco dovranno essere collocati altrove, mentre gli alunni della Murmura-Trentacapilli potrebbero rimanere in sede nella percentuale del 50% dal momento che in quella scuola i lavori si svolgeranno per singoli lotti.
E la paura principale per le famiglie, al momento, è che potrebbero esserci studenti – in caso di assenza dei sufficienti locali idonei – costretti a fare i turni pomeridiani a scuola. Un’eventualità che sarà possibile scongiurare soltanto dopo aver conosciuto gli esiti della manifestazione d’interesse.
Sotto attenzione dell’Amministrazione anche gli studenti di Piscopio. Le mamme degli alunni di materna ed elementare chiedono chiarezza sulla possibilità di fruire dei locali dell’istituto. Probabilmente si effettuerà un sopralluogo per capire cosa accadrà da qui a settembre. In caso di inidoneità dei locali, una delle ipotesi è quella di spostare i bambini nella sede della delegazione comunale.
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