Vibo, muro da abbattere e sicurezza: “Il problema è il parcheggio adiacente alla Garibaldi” (VIDEO)

La dirigente Eleonora Rombolà: "Il vero vulnus è l'apertura laterale del complesso scolastico". Tra parcheggiatori abusivi, gas di scarico, inquinamento acustico e tanto altro

Il “muro della discordia“, per quanto possa sembrare paradossale, continua a tenere banco nelle discussioni vibonesi, tra la politica divisa e petizioni che chiedono di “salvarlo”. Nel mare di polemiche e opinioni, però, è la dirigente della scuola media “Garibaldi” di Vibo Valentia, Eleonora Rombolà, a porre l’accento su una questione poco presa in considerazione: se il punto è la sicurezza degli alunni, infatti, non saranno 4 metri di muro in meno a diminuirla. “Si può parlare di un’opportunità relativa al momento, di una reale necessità, di un aspetto anche economico – spiega la dirigente ai nostri microfoni – ma in relazione alla mera tutela dell’incolumità degli alunni ritengo che sia riduttivo parlare dell’abbattimento di una parte di muro se non si affronta contestualmente quello che è il vero vulnus: l’apertura laterale del complesso scolastico“.

Gas di scarico e inquinamento acustico sotto le aule.
Si parla infatti di “area chiusa” ma, in realtà, se il cancello in Piazza Municipio viene chiuso, c’è un ingresso laterale che porta al parcheggio (in foto, ndr) che è collegato con i due istituti scolastici. Un accesso che crea non pochi problemi alla tutela degli alunni: “Lo dico non come nota polemica – evidenzia Eleonora Rombolà – ma come domanda che mi pongo: i cittadini vibonesi dov’erano quando è stato deciso di dare un vantaggio agli automobilisti con un parcheggio proprio sotto le finestre della scuola?“. I ragazzi, ci spiega, si trovano quotidianamente a respirare gas di scarico delle auto, “per non parlare dei rumori e del fatto che chiunque possa permanere – a prescindere da una dimensione anche di privacy scolastica – e vedere cosa succede nelle aule dove i nostri alunni stanno svolgendo le attività didattiche“.

“Ripristino della recinzione laterale”.
Un apertura con una serie di conseguenze mai risolte: “Abbiamo un parcheggiatore abusivo che come problema non è mai stato risolto, abbiamo un accesso indiscriminato a qualunque ora di soggetti estranei alle due istituzioni scolastiche, cittadini che portano il cane nelle aree verdi, giovani che bivaccano anche di notte nei pressi delle scale lasciando di tutto“. “E allora – continua la dirigente scolastica – io sono contenta che ci sia una forte attenzione popolare, ma la vera battaglia dev’essere contestuale. Se oggi parliamo di necessaria tutela dell’incolumità dei nostri bambini non possiamo non chiedere con forza il ripristino di una recinzione” nella parte laterale, altrimenti “tuteleremmo solo parzialmente l’incolumità, perchè nella sostanza non si ha la possibilità di vigilare realmente”.

Piazza Municipio dovrebbe tornare pedonale?
Da qui la richiesta di un confronto: “Se l’idea è quella di ridisegnare l’intera area in maniera inclusiva, allora ipotizziamo anche che la piazza non sia più un luogo di parcheggio – capisco i tanti disagi ma ci sono altre soluzioni – anche perchè vorrei ricordare che quell’area è individuata come punto di raccolta di tante scuole in caso di evento sismico. In un disegno più ampio si può riflettere con pro e contro, ma in una limitata situazione che vede una determina comunale – conclude la dirigente Rombolà – è il caso di pensare che la tutela non arriva solo con l’abbattimento o no di una parte del muro, ma dal ripristino di una recinzione che determini la pertinenza scolastica a tutela dei nostri alunni“. (a.s.)

 

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