Economia & società

A Vibo avviata la petizione per salvare il muro della scuola “Garibaldi-Don Bosco”

L'iniziativa promossa dal "Comitato chiedo per i bambini": "L'amministrazione comunale non tiene in considerazione il suo alto valore storico e architettonico"

muro don bosco garibaldi

“Il muro della scuola “Garibaldi-Don Bosco” di Vibo Valentia non si tocca”. Continua a suscitare contrarietà la decisione dell’amministrazione comunale di avviare i lavori di demolizione parziale di un “muro di recinzione della scuola del complesso “Garibaldi – Don Bosco”, nell’ambito – si legge nella determina – della gestione degli interventi volti al miglioramento della fruibilità degli spazi aperti al pubblico Parco Giochi sito nei pressi della Piazza Martiri dell’Ungheria”.

La compagine amministrativa guidata dal sindaco Maria Limardo, difatti, come riportato nel predetto provvedimento, “intende aprire un accesso diretto per un migliore utilizzo dell’area attrezzata realizzata all’interno del cortile della scuola “Complesso Garibaldi- Don Bosco” di Vibo Valentia, consistente nella demolizione di un tratto di muretto di recinzione del suddetto complesso scolastico”, di cui, secondo i componenti del “Comitato chiedo per i bambini”, non si può tralasciare “l’alto valore storico e architettonico integrato nel complesso della costruzione scolastica eretta nel lontano 1935 e che dona vanto alla città per la sua bellezza e per la sua storia”.

E ancora: “In conseguenza, la scelta dell’amministrazione comunale di demolire parte degli storici muri perimetrali scolastici al fine di rendere fruibile al pubblico, in maniera diretta, il Parco Giochi amovibile situato in area di pertinenza scolastica, da ultimo installato nel cortile delle scuole, appare assai discutibile perché in contrasto con i principi di cautela e ponderazione, perché ciò renderebbe la vigilanza da parte delle Istituzioni Scolastiche praticamente impossibile”. Da qui la decisione di avviare una petizione popolare per bloccare l’iniziativa.

“Vogliamo raccogliere le firme – fanno sapere i promotori del citato Comitato – che danno voce a tutti quei cittadini che non credono in questa opera e nella sua utilità ma chiedono alle Istituzioni competenti di rivalutare altre opzioni che possano tenere conto delle opportunità per la città, ma anche dell’istituzione scolastica che abita quei luoghi. Non riteniamo che la valutazione sull’abbattimento parziale del muro possa prescindere dalla prevista progettazione generale nell’ambito di una riqualificazione dell’intera piazza. Chiediamo progettazione accurata, valutazione d’insieme, pianificazione delle scelte, ponderazione e rispetto di tutti gli interessi coinvolti. Diciamo “no” alla disinvoltura di un abbattimento incomprensibile per un tessuto urbano da riqualificare e non da sfregiare ulteriormente!”.

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