Cronaca

Vibo, piazza Municipio e il “muro della discordia”: la politica si divide (VIDEO)

L'assessore Russo: "Sarà più illuminata e sorvegliata h24". L'opposizione: "Luigi Razza si rivolterebbe nella tomba". La dirigente Cacciatore: "Tenuta all'oscuro di tutto"

Il muro della discordia, verrebbe da definirlo. Nella “tranquilla” Vibo Valentia, infatti, nelle ultime ventiquattro ore sta suscitando diverse polemiche la decisione dell’Amministrazione comunale di abbattere una parte del muro che separa piazza Municipio dalle scuole “Don Bosco” e “Garibaldi”. È importante precisare che, come ha spiegato ai nostri microfoni l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Russo, non si vuole eliminare l‘intero muro ma solo una minima parte: 4 metri circa per l’esattezza, lo spazio che separa un pilastro dall’altro.

Maggiore illuminazione e sorveglianza h24.
“L’intenzione dell’Amministrazione – afferma Giovanni Russo – è rendere fruibile il parco giochi per i bimbi, dare un respiro diverso a corso Vittorio Emanuele, e rendere accessibile anche l’area retrostante che è adibita a parcheggio libero. Un intervento che darà la possibilità ai bimbi di giocare e soprattutto, a chi usufruisce del corso, di poter parcheggiare liberamente e accedervi con maggiore facilità di quanto accade adesso”. In molti lamentano però la diminuzione della sicurezza: “Non è così – ha risposto l’assessore – in quanto la sicurezza la garantiamo implementando l’illuminazione pubblica, rendendo così più luminosa una zona che attualmente è molto buia, e installando un sistema di videosorveglianza“. “Sarà un’area – aggiunge – sorvegliata h24“,

“Luigi Razza si rivolterebbe nella tomba”.
“Noi siamo contrari – ha detto invece il consigliere comunale Pietro Comito, firmatario insieme a buona parte dell’opposizione di un comunicato congiunto contro l’Amministrazione – perchè quello spazio è un’area di sicurezza della scuola: il genitore che porta il bambino a scuola sa che è un’area sicura e non accessibile a tutto il perimetro circostante. Mi sono opposto fermamente, in quanto presidente della Commissione di controllo e garanzia, e ho trovato sostegno anche in parte della maggioranza“. L’obiettivo, ci spiega, è avviare un confronto per trovare la soluzione idonea per rendere maggiormente accessibile il parco giochi ma garantire anche la sicurezza delle scuole. In che modo? “Ad esempio si potrebbe abbattere una parte del muro e poi recintare la parte che separa i giochi dalla scuola“. “Distruggere il muretto – aggiunge – sarebbe uno schiaffo a chi ha voluto fortemente una delle scuole più belle d’Italia: Luigi Razza. Si rivolterebbe nella tomba“.

Il mancato confronto e i dubbi della dirigente Cacciatore.
A chiedere un confronto, che fino a questo momento è mancato, è anche la dirigente della scuola elementare “Don Bosco” Mimma Cacciatore. “Io l’ho appreso per caso dalla stampa ieri pomeriggio, ero completamente all’oscuro di quanto è stato deciso e appaltato. Già questo – spiega – mi ha un pochino infastidito: bisognava sentire prima i dirigenti delle due scuole”. E sulla decisione dell’Amministrazione afferma: “Perchè demolire la porzione di muro, per agevolare l’accesso al parco giochi, quando c’è già il cancello principale che è aperto al pubblico quasi tutta la giornata?“. Sin dal 2019, quando si è insediata la Giunta Limardo, più che nuove aperture “io avevo chiesto che venisse riposizionato il cancello retrostante che garantiva la chiusura anche notturna della scuola; senza considerare che gli scarichi delle macchine sotto le finestre della Garibaldi, insieme all’inquinamento acustico, certo non giovano allo svolgimento delle lezioni”. “Mi auguro ci sia un confronto e che si possa, insieme, trovare una soluzione. Questo complesso scolastico è veramente di una bellezza architettonica tale da renderlo un gioiello per la città, e lo è anche il muro. La storia – conclude la dirigente Cacciatore – non si cancella e non si abbatte, si custodisce”.

 

Più informazioni