Cronaca

Nuovo Dpcm, in ginocchio i locali vibonesi: “Follia estrema, costretti a licenziare i dipendenti”

Il titolare del noto locale “Hops live” si riorganizza aprendo a pranzo e facendo asporto “per tentare di sopravvivere”. Ma il morale è a terra: “Così il Governo ci taglia le gambe”

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Il nuovo Dpcm del Governo mette a dura prova anche la tenuta economica dei locali del Vibonese. Dopo lo sfogo del titolare del “Tribeca Bistrot” (ne abbiamo parlato QUI), anche il proprietario del “Hops live”, sempre a Vibo Valentia, denuncia la “follia estrema”: “Prima ci fate riaprire e ci costringete ad adeguarci alle norme anti Covid con un sacrificio economico da parte nostra non indifferente, poi ci fate richiudere dalle ore 18”. Il risultato, inevitabile, è che “ci tagliate le gambe”.

Costretti a licenziare 3 dipendenti. “Però – continua lo sfogo – a pranzo possiamo aprire, non capisco quale sia la differenza tra aprire a pranzo mentre a cena no (il virus è ad orologeria?), avete messo tutta la categoria in ginocchio, stamattina abbiamo dovuto interrompere tre contratti di lavoro ai nostri dipendenti che erano stati assunti il primo settembre alla nostra riapertura, come se non bastasse abbiamo investito una piccola fortuna in attrezzature e materie prime di alta qualità già pagate alle aziende. Il brutto è che credo che il peggio non lo abbiate ancora fatto”.

La riorganizzazione “per tentare di sopravvivere”. “Vergogna infinita – conclude il titolare dell’Hops – siamo nelle mani di un governo di incapaci, prevedo reazioni molto drammatiche da parte del popolo”. Prima del Dpcm il locale vibonese apriva solo a cena e dopo le 18.00. Da oggi, invece, apriranno a pranzo tutti i giorni comprese le domeniche, e tutte le sere solo per asporto. “Ovviamente tutto ciò – spiega – solo per tentare di sopravvivere, col dolore di aver dovuto interrompere il contratto di lavoro a tre dipendenti che erano stati assunti il primo settembre”.

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