Politica

Ato rifiuti, arriva Invitalia in soccorso di Vibo

L’Ato vibonese non risulta autonomo dal punto di vista della chiusura del ciclo dei rifiuti all’interno del proprio territorio

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Il Comune di Vibo Valentia, capofila della Comunità d’Ambito Territoriale Ottimale di Vibo Valentia, ha richiesto ad Invitalia l’avvio di un percorso di assistenza da inquadrarsi nell’ambito del Progetto ReOPEN SPL.

La richiesta è motivata da una serie di esigenze legate all’effettiva operatività dell’ufficio comune incardinato presso il Comune capofila ai fini dello svolgimento dei procedimenti tecnico-amministrativi collegati alle funzioni dell’ente di governo dell’ATO.

L’interlocuzione avviata in sede dell’assemblea ANCI svoltasi ad Arezzo lo scorso mese di ottobre è stata formalizzata nei giorni scorsi a seguito di un incontro tenutosi nella sede di Roma a cui ha partecipato il segretario generale dell’Ente.

Invitalia è Soggetto Attuatore del Progetto ReOPEN SPL – a titolarità del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri (di seguito, DARA) – che ha l’obiettivo principale di migliorare le competenze delle amministrazioni pubbliche impegnate nei processi di Regolamentazione, Organizzazione, Pianificazione, Efficienza Nel settore dei Servizi Pubblici Locali di interesse economico generale a rete, finanziato dalle risorse del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.

Il Sindaco Limardo, presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’ATO 4 Vibo Valentia sottolinea che “il Progetto prevede l’ideazione di modelli e procedure tecnico-amministrative da sperimentare presso amministrazioni-pilota, anche attraverso la realizzazione di interventi di supporto specialistico volti a potenziare le competenze degli enti territoriali coinvolti nei processi di riordino ed efficientamento dei servizi pubblici locali di interesse economico generale a rete. Proseguono gli sforzi avviati all’indomani dell’insediamento della mia amministrazione per rendere pienamente operativo e funzionale l’ATO 4”

L’ATO Vibo Valentia non risulta autonomo dal punto di vista della chiusura del ciclo dei rifiuti all’interno del proprio territorio, dovendo utilizzare per le attività di trattamento e avvio a smaltimento gli impianti di Lamezia Terme e di Catanzaro – Alli, entrambi nell’ATO Catanzaro. Tale situazione genera, tra l’altro, uno squilibrio nei rapporti tra i comuni e i soggetti gestori degli impianti, a causa dello scarso potere contrattuale dei primi, con conseguenti condizioni economiche eccessivamente onerose in termini tariffari.

Per quanto riguarda il segmento di igiene urbana, si rileva una situazione di ritardo nell’adeguamento alla disciplina comunitaria di settore, dal momento che in molti piccoli comuni dell’ATO Vibo Valentia permangono gestioni in economia, ma il quadro a disposizione dell’Ufficio comune non risulta esaustivo.
Per tale ragione,prosegue il Sindaco LImardo, le attività di supporto devono necessariamente prendere spunto dall’acquisizione di un quadro completo e aggiornato della situazione gestionale in essere, anche al fine di costruire una road map che accompagni alla transizione ad un gestore di area di raccolta ottimale (ARO), come previsto dalla L.R. 14/2014 e in linea con il Piano Regionale di Gestione Rifiuti.

L’acquisizione del quadro conoscitivo completo in merito alle gestioni in essere presso ciascun comune dell’ATO rappresenta, inoltre, il punto di partenza per la costruzione del piano d’ambito.
L’affiancamento all’Ufficio comune potrà, in tal senso, essere dedicata all’acquisizione e sistematizzazione dei dati: definizione di una scheda di rilevazione da inoltrare ai singoli comuni; affiancamento nell’evasione di eventuali quesiti per la compilazione; catalogazione dati e costruzione di un data base degli assetti gestionali (sulla base delle schede restituite); analisi dei dati e definizione dei possibili scenari di sviluppo e aggregazione gestionale da far convergere nel futuro piano d’ambito.

Nel corso delle interlocuzioni preliminari svoltisi negli scorsi mesi è emerso che l’Ufficio Comune della Comunità d’Ambito Territoriale Ottimale, pur formalmente costituito e pur avendo approvato il proprio regolamento di funzionamento, presenta problemi in termini di reale operatività legati al sottodimensionamento della propria struttura organizzativa. L’ente capofila riscontra, infatti, difficoltà ad avvalersi di personale facente capo agli altri comuni aderenti, a loro volta dotati di strutture organizzative modeste.

Nel contesto del presente ambito di intervento saranno, pertanto, approfonditi gli aspetti organizzativo-istituzionali della Comunità d’ambito al fine di individuare possibili percorsi migliorativi delle criticità evidenziate, a parità di dotazione di personale per il comune capofila, valutando, tra l’altro, la possibilità di collaborazioni -stabili o una tantum- con enti terzi (es.: altre Comunità d’Ambito, Amministrazione Provinciale, ecc.).

In riferimento alla soluzione di tali criticità, la strutturazione del programma di lavoro potrà prendere spunto da attività quali:
analisi dei documenti fondamentali dell’ente d’ambito (normativa di riferimento, convenzione, regolamento di funzionamento, eventuali convenzioni di collaborazione con ATO limitrofi); analisi giuridico-normativa e studio di possibili modelli di collaborazione; accompagnamento all’eventuale strutturazione di accordi.

A conclusione il Sindaco Limardo precisa: “Ad oggi siamo riusciti a dare risposte grazie all’impegno profuso dall’ufficio ambiente del comune di Vibo Valentia ma per dare piena efficienza al sistema occorre uno sforzo congiunto da parte di tutti comuni e soprattutto il supporto di strutture competente in un settore così difficile e che sino ad oggi non ha ricevuto la giusta attenzione dai diversi livelli di governo. Ed ancora una volta dobbiamo registrare come i comuni vengono lasciati da soli a risolvere problematiche intricate ereditate”.

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