Cronaca

Sparatoria a Piscopio, arrestati i presunti destinatari dell’agguato e i favoreggiatori (FOTO-VIDEO)

La Dda di Catanzaro e i Carabinieri di Vibo oltre il muro dell'omertà. Eseguiti quattro arresti e due obblighi di dimora. Con il loro silenzio avrebbero reso più complicate le indagini

Avrebbero omesso di riferire ai Carabinieri quanto a loro conoscenza sulla sparatoria avvenuta a Piscopio nella notte tra il 27 e il 28 settembre. Nessun sostegno alle indagini, nessuna indicazione sulla dinamica dell'agguato e sull'identità di chi ha sparato provocando la morte di Salvatore Battaglia. Silenzio e omertà. Tutto vano perché gli investigatori del Nucleo operativo radiomobile guidati dal tenente Luca Domizi e del Nucleo investigativo diretto dal maggiore Valerio Palmieri, sotto il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno ricostruito nel dettaglio tutta la vicenda e questa mattina sono passati nuovamente all'azione. Dopo aver assicurato alla giustizia il presunto assassino di Battaglia, Antonio Felice, catturato lo scorso 26 novembre in Lombardia, i Carabinieri hanno quindi eseguito le sei misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti esponenti della ‘ndrangheta di Piscopio. A vario titolo sono accusati di omicidio, tentato omicidio, favoreggiamento personale, porto e detenzione abusiva di arma da fuoco. Reati aggravati dal metodo mafioso.



I destinatari delle misure cautelari. Le indagini hanno permesso di ricostruire il quadro di responsabilità a carico di altri protagonisti che hanno avuto un ruolo nella vicenda. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata allo stesso Antonio Felice (già detenuto), 32 anni di Piscopio, e a coloro che sarebbero i destinatari dell’agguato: Giovanni Zuliani, 23 anni di Piscopio (ferito alle gambe nella sparatoria) e Michele Ripepi, 19 anni di Piscopio, rimasto illeso nel corso della sparatoria avvenuta nei pressi della villetta comunale. Entrambi sono ritenuti responsabili di favoreggiamento personale avendo taciuto l’identità dell’autore dell’omicidio e devono rispondere anche di porto e detenzione abusiva di arma da fuoco. Felice deve rispondere dell'omicidio di Salvatore Battaglia e del tentato omicidio di Giovanni Zuliani (con l'aggravante delle modalità mafiose) ma anche di detenzione illegale e porto in lugo pubblico della pistola calibro 9 con la quale avrebbe sparato quella notte. Agli arresti domiciliari invece Michele Fiorillo, 32 anni, anche lui di Piscopio mentre il Gip di Catanzaro ha disposto l’obbligo di dimora nel Comune di Vibo Valentia per i fratelli Antonio e Giuseppe Francolino, rispettivamente 25 e 24 anni. Sono accusati di favoreggiamento personale avendo omesso di riferire quanto a loro conoscenza pur avendo direttamente assistito all’azione delittuosa. Un silenzio necessario - secondo l'accusa - a garantire l’impunità all’autore dell’omicidio.

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