Cronaca

Sparatoria a Piscopio, preso l’assassino di Battaglia: “E’ stato ucciso per un affronto”

La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha ricostruito nei dettagli l'agguato che è costato la vita al 21enne. L'omicidio preceduto da una lite in piazza

Vibo Carabineri conf stampa arrrsti Battaglie Mancuso

La lite nei pressi di un bar e poi l'agguato. Tutto in poche ore nel centro abitato di Piscopio tra il 27 e il 28 settembre. La festa di San Michele Arcangelo macchiata di sangue per un affronto ricevuto. La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha ricostruito nei minimi dettagli l'agguato che ha portato all'omicidio di Salvatore Battaglia e al ferimento di Giovanni Zuliani. A sparare è stato Antonio Felice, 32 anni, figlio di un noto pregiudicato di Piscopio. Vittima e carnefice allo stesso tempo. I Carabinieri della Compagnia di Vibo che hanno condotto sul campo le indagini non hanno dubbi su quanto avvenuto in quelle drammatiche ore. Felice ha prima litigato con Salvatore Battaglia, Giovanni Zuliani e con il diciannovenne Michele Ripepi. E' stato schernito e percosso dai tre in una lite avvenuta nelle vicinanze della piazza principale. Un affronto per Felice che, contestualmente, avrebbe minacciato di morte i tre suoi aggressori. Fuoco sotto cenere che - secondo l'accusa - covava da tempo per via delle tensioni accumulate e mai sopite. Il culmine nei giorni dei festeggiamenti di San Michele Arcangelo, il patrono della piccola frazione di Vibo Valentia.




L'agguato. Intorno all'una di notte, a festa ormai conclusa, Salvatore Battaglia, Giovanni Zuliani e Michele Ripepi sono stati incrociati da Antonio FelicE in via Regina Margherita nei pressi della villetta comunale. E' qui che si è consumato l'agguato e la tragedia. Armato di pistola, il presunto assassino ha sparato sei colpi. Il primo ha infranto iL lunotto posteriore mancando Ripepi che era seduto nella parte posteriore dell'auto guidata da Salvatore Battaglia. Quest'ultimo è stato centrato alla nuca da due proiettili e mentre Ripepi è riuscito a fuggire riparandosi altrove, Zuliani che, invece, era seduto davanti, è sceso ma è stato colpito al femore da un altro colpo di pistola. Attimi terribili e interminabili. Felice si è quindi dileguato facendo perdere le proprie tracce.

La cattura.
I Carabinieri della Compagnia di Vibo hanno chiuso il cerchio nella notte appena trascorsa localizzando l'autore della sparatoria che, nel frattempo, era sparito dalla circolazione trovando rifugio a Seregno, in Lombardia. I militari dell'Arma, con l'ausilio dei colleghi di Seregno, lo hanno individuato a casa di alcuni amici. E' qui che si nascondeva temendo una rappresaglia. Ancor prima di chi, forse, avrebbe voluto colpirlo, sono arrivati i Carabinieri che lo hanno fermato e portato in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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