Nell’ambito dell’operazione congiunta eseguita da carabinieri e polizia è stato disposto il sequestro preventivo di ditte e patrimoni aziendali
Oltre all’esecuzione dei 7 fermi, la Procura della Dda di Reggio Calabria ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza relativo alle quote azionarie, patrimonio aziendale e conti correnti di società calabresi e siciliane operanti nel settore della depurazione e del trattamento delle acque, trasporto e compostaggio dei rifiuti speciali non pericolosi.
Verifiche alla Iam di Gioia Tauro. I sequestri sono stati eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) che hanno fatto irruzione nelle sedi fisiche e legali delle società finite sotto la lente della Dda reggina. Tra cui la Iam Spa, con sede legale a Reggio Calabria, in via Argine destro Annunziata, che gestisce il depuratore di Gioia Tauro, presso il quale (nelle foto), gli stessi militari dell’Arma si sono recati questa mattina all’alba, provvedendo inoltre alle verifiche di varia documentazione.
L’elenco. Le altre società fatte oggetto del provvedimento e per le quali è già stato nominato un amministratore giudiziario sono:
- l’Impianto Società Biosistemi S.r.l.s., con sede legale in via Mascagni a Gioia Tauro;
- l’Impianto Società Biomatrix S.r.l.s., sempre con sede legale a Gioia Tauro sulla Statale 111; ancora nella cittadina pianigiana,
- la Eurocome S.r.l.; la BM Service S.r.l. di Reggio Calabria;
- la Meta Service S.r.l. con sede legale in via Monti a San Giovanni la Punta, in provincia di Catania;
- la Raco S.r.l. di Contrada Gesuiti a Belpasso, sempre nel catanese;
- la Sicilfert S.r.l. di Marsala (con sede in contrada Maimone);
- la Società Ofelia Ambiente S.r.l. di via Costanzo a Catania
- la Irecom S.r.l., con sede legale in contrada Sabuci ad Augusta, in provincia di Siracusa.
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