Tra gli indagati ci sono imprenditori, politici, sindaci, funzionari e spunta anche l’ex consigliere regionale Pasquale Maria Tripodi
E’ una vera e propria bufera giudiziaria quella che si è abbattuta all’alba di oggi nell’area grecanica della Calabria, basso jonio reggino. I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato 14 persone nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e denominata “Ecosistema”.
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Gli arresti. Al centro delle indagini due imprenditori: Rosario Azzarà, 71 anni, titolare dell’Ased (nella foto), e Carmelo Ciccone, 55 anni, titolare della Ra.di. Srl, attiva nella piana di Gioia Tauro. Per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
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Già detenuti. Ordinanza di custodia cautelare in carcere per Angelo Paviglianiti, 59 anni; Natale Paviglianiti, 46 anni, Settimo Paviglianiti, 50 anni, già detenuti per altri procedimenti giudiziari.
Ai domiciliari. Arresti domiciliari per il sindaco di Bova Marina Vincenzo Crupi, 40 anni; per il vice sindaco di Brancaleone Giuseppe Benavoli, 65 anni; per l’assessore di Brancaleone, Alfredo Zappia, 58 anni; per l’ex sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria, 70 anni; per il responsabile dell’ufficio tecnico di Melito Porto Salvo, ingegnere Franco Maisano, 54 anni; per il dirigente della Provincia di Reggio Calabria, l’ingegnere Carmelo Barbaro, 67 anni; per i due dipendenti della ditta Ased Elio Familiari, 50 anni e Gabriele Vincenzo Familiari, 33 anni. Ai domiciliari, pure, Giuseppe Saverio Zoccoli, imprenditore, 60 anni.
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Obbligo di dimora. Contestualmente agli arresti, si registrano una serie di obblighi di dimora per gli indagati: Giuseppe Linarello, 68 anni, imprenditore; Angelino Ferraro, 53 anni, dipendente Ased; Domenico Giuseppe Marino, 57 anni, assessore con delega all’Ambiente del comune di Brancaleone; Salvatore Trapani,38 anni assessore con delaga allo sport, turismo, spettacolo al comune di Condofuri.
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Gli avvisi di garanzia. A completare il lungo elenco delle persone coinvolte nell’inchiesta altri quattro destinatari di altrettanti avvisi di garanzia. Nomi “eccellenti”: il consigliere regionale Francesco Cannizzaro (nella foto), 34 anni; l’ex consigliere regionale Pasquale Maria Tripodi, 59 anni, il sindaco di Motta San Giovanni, Paolo Laganà, 61 anni; il sindaco di Palizzi Marina Arturo Walter Scerbo, 54 anni e Salvatore Aiello, 52 anni di Pellaro (Rc). (m.f.)
