Scoperta una "cellula" del potente clan di Isola Capo Rizzuto radicata nel capoluogo e responsabile di una serie impressionante di danneggiamenti
E' stata denominata in codice "Jonny" l'operazione congiunta coordinata dalla Dda di Catanzaro, condotta da carabinieri, polizia e Guardia di finanza, che ha portato all'arresto di 68 persone e ad un maxi-sequestro milionario di beni. Smantellata la potente cosca di Isola Capo Rizzuto degli Arena.
Estorsioni a tappeto. Nel corso delle indagini è emerso che il clan, da decenni al centro delle vicende criminali nel Crotonese, aveva imposto la propria assillante presenza anche sull’area ionica della provincia di Catanzaro ove, direttamente attraverso i propri affiliati, a mezzo di propri fiduciari nominati responsabili della conduzione delle attività delittuose o attraverso la messa “sotto tutela” di cosche alleate, aveva monopolizzato il business delle estorsioni ai danni di esercizi commerciali ed imprese anche impegnate nella realizzazione di opere pubbliche.
La cellula catanzarese. Tra il 2015 ed il 2016, in particolare a Catanzaro, una cellula del clan, dipendente dalla cosca madre di Isola Capo Rizzuto ma radicata nel capoluogo, aveva perpetrato una serie impressionante di danneggiamenti a fini estorsivi per fissare con decisione la propria influenza sull’area mentre cosche satelliti della famiglia Arena avevano fatto altrettanto nell’area, di rilevante interesse imprenditoriale e turistico, immediatamente a sud di Catanzaro ricadente nei comuni di Borgia e Vallefiorita.
I NOMI DEI 68 FERMATI E DEI 16 INDAGATI (clicca qui)
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