Cronaca

Ricettazione, assolto commerciante vibonese

Le contraddittorie dichiarazioni dei testi non hanno consentito di ritenere con assoluta certezza che l'imputato sia responsabile del reato

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È stato assolto dall’accusa di ricettazione un commerciante di autovetture di Vibo Valentia I. A., per lui la pubblica accusa aveva chiesto la pena di un anno e mezzo di reclusione e 600 euro di multa.

I fatti contestati all’imputato risalgono all’anno 2016, e riguardavano un assegno utilizzato per l’acquisto di una vettura Audi A4, assegno però che a seguito degli accertamenti espletati, risultava oggetto di smarrimento.

Il titolo dell’importo di circa duemila euro, probabilmente di provenienza delittuosa in quanto denunciato smarrito dal titolare ed emesso dalla Banca Campania spa, sede di Avellino, veniva utilizzato per l’acquisto della vettura.

In sede dibattimentale, emergevano delle serie contraddizioni tra coloro che avevano ricevuto tale titolo, nonché in merito a colui che materialemente avrebbe consegnato tale titolo.

Inoltre alcuna documentazione inerente la vendita dell’auto, indicata quale motivo della consegna dell’assegno, è stata prodotta dalle parti o acquisita dagli operanti sarebbe emersa dall’istruzione dibattimentale; alcun riscontro è stato effettuato circa la riferibilità e riconducibilità all’imputato della firma dell’emittente dell’assegno.

Pertanto le contraddittorie dichiarazioni dei testi, non hanno consentito di ritenere con assoluta certezza che l’imputato sia responsabile del reato a lui ascritto. Il Tribunale di Vibo Valentia ha mandato assolto l’imputato (difeso dall’avvocato Santo Cortese) per non aver commesso il fatto.