Cronaca

“Basso profilo”, le accuse a Talarico: “È sceso a patti con uomini vicini ai clan per le politiche del 2018”

L'esponente dell'Udc in cambio del sostegno elettorale "avrebbe promesso "entrature" per l’ottenimento di appalti per la fornitura di prodotti antinfortunistici"

Talarico

“E’ stato possibile appurare come la consorteria ‘ndranghetista, nelle persone di Antonio Gallo, Tommaso Brutto, Saverio Brutto, Antonino Pirrello e Natale Errigo abbia manifestato la propria ingerenza anche in occasione delle elezioni politiche del marzo 2018, per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nel corso delle quali ha stipulato un ‘patto di scambio’ con il candidato Francesco Talarico, consistente nella promessa di ‘entrature’ per l’ottenimento di appalti per la fornitura di prodotti antinfortunistici erogati dalla sua impresa e banditi da enti pubblici economici e società in house, attraverso la mediazione dell’europarlamentare Lorenzo Cesa in cambio della promessa di un ‘pacchetto’ di voti”. È quanto si legge in una nota della Dda di Catanzaro, che ha coordinato l’operazione “Basso profilo” contro i maggiori esponenti delle ‘ndrine tra le più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come “Bonaventura”, “Aracri”, “Arena” e “Grande Aracri”.

Secondo la Dda Franco Talarico, assessore al Bilancio della Regione Calabria oggi finito ai domiciliari, “incontrava Errigo Natale, imparentato con esponenti della cosca De Stefano/Tegano di Archi, segnatamente con Saraceno Francesco Antonio, condannato in via definitiva per il delitto di cui all’art 416bis c.p., Utano Antonio (imparentato, a sua volta, con Paolo Rosario De Stefano Caponera, Schimizzi Paolo e Tegano Giuseppe) e imputato per il delitto di cui all’art 416bis c.p. nell’ambito del procedimento penale Gambling, Votano Francesco Paolo e Pirrello Antonino cl. 1979, cugino di Pirrello Pietro cl ’76, sottoposto a indagini nell’ambito” del procedimento scaturito dall’operazione Alchemia, “i quali gli confermavano il sostegno elettorale, peraltro l’Errigo facendosi chiarire esplicitamente – tramite il Gallo – la necessità che i patti venissero onorati, il tutto in cambio di utilità consistite, oltre a quelle già pattuite con gallo e brutto, in altrettante entrature nel settore degli appalti per Errigo Natale – consulente aziendale e referente di imprese che intendeva favorire – e Pirrello Antonino, titolare di impresa di pulizie con commesse in enti pubblici”.

Com’è noto, evidenzia la Dda, “le elezioni si sono concluse con un ottimo risultato (il secondo ma non eletto) per il capolista nel collegio uninominale di Reggio Calabria che, sebbene non eletto, è poi diventato assessore esterno al Bilancio e politiche del Personale della Regione Calabria, giunta Santelli”.

Oggi Errigo Natale, conclude la Dda, “destinatario di misura cautelare in carcere per il reato di scambio elettorale politico-mafioso, risulta essere stato nominato nella struttura del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e fa parte del team per la gestione della distribuzione cui è affidata, per l’appunto, la distribuzione dei prodotti (mascherine, dispositivi per la sicurezza individuale, il vaccino anti covid) nonché il contatto con i fornitori e con le strutture destinatarie”.

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