Ambulanze 118 senza medici e diritti negati, scatta la protesta a Catanzaro (VIDEO)

I sanitari: “Siamo eroi ma senza medaglia, perché non siamo messi nelle condizioni di assicurare la migliore qualità del soccorso"

Protesta, questa mattina davanti alla Cittadella regionale, degli operatori del 118 di Catanzaro che lamentano le condizioni di grave disagio nelle quali sono costretti a operare, denunciando “l’inadeguatezza e la vetustà dei mezzi a nostra disposizione”, e la mancata medicalizzazione di tre postazioni sul territorio, quelle di Tiriolo, Sersale e Maida.

“Siamo eroi ma senza medaglia, perché non siamo messi nelle condizioni di assicurare la migliore qualità del soccorso, con pesanti riflessi in primo luogo per i pazienti e poi per noi stessi”, ha detto un operatore del 118 di Tiriolo. Al sit-in di protesta il personale del 118, nel piazzale della Cittadella regionale, si è presentato indossando la casacca rossa del servizio di soccorso. Una delegazione composta da un medico, un infermiere e un autista è stata convocata per un confronto dai vertici della struttura commissariale e del Dipartimento regionale Tutela della salute.

Una dottoressa, medico del 118, racconta “non ho diritto al festivo, al notturno, al TFR, ad una pensione decente dopo 25 anni di lavoro. Io voglio che mi sia data dignità e che veniamo trattati come i colleghi di altri reparti. A livello nazionale il contratto di servizio del 118 deve essere rivisto e io ho diritto di essere conosciuta come professionista”. Al limite invece le condizioni degli infermieri del 118 dell’area montana catanzarese, che non hanno neanche i medici a bordo delle ambulanze.

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