Vibo, 200 alunni del Capialbi senz’aula. Il dirigente: “L’Ite ci ha sabotato” (VIDEO)

Antonello Scalamandrè: "Ho informato la Procura, non posso essere ostacolato su un provvedimento della Provincia". Protestano gli studenti

“Sono in una situazione in cui non so cosa fare per garantire il diritto allo studio dei ragazzi, che sono studenti della provincia di Vibo non solo del Capialbi”. Il dirigente del Liceo Vito Capialbi di Vibo Valentia, Antonello Scalamandrè, si ritrova – a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico – con circa 200 ragazzi ancora senza un’aula dove poter fare lezione. Qual è il problema? “La Provincia mi ha assegnato otto aule all’Ite (ex Ragioneria, ndr), ma in realtà sono sei. In più mi viene detto – ha spiegato oggi durante una conferenza stampa convocata appositamente – di entrare dalla scala di sicurezza: i vigili del fuoco mi hanno però detto che, per ragioni di sicurezza, non è possibile, e non si può derogare per il Covid”.

“Sabotaggio” e “ostruzionismo”. A questo si aggiunge quello che definisce “ostruzionismo” e “sabotaggio” – “e non mi spiego il perchè, dovremmo collaborare” – del dirigente scolastico dell’Ite Genesio Modesti: “Non ci viene permesso di poter andare a sanificare le aule. Per poter entrare – spiega il preside del Capialbi – avevo bisogno di un provvedimento di assegnazione delle aule, che è arrivato giovedì 24. Ho mandato i miei collaboratori che hanno trovato i bagni chiusi, mancanza di acqua e i banchi scaraventati nei corridoi, e non so nemmeno se ci sono tutti. So solo che l’anno scorso c’erano 210 alunni e quest’anno non ci sono nemmeno i 90 banchi che mi servono per la didattica integrata”.

Le “falsità” contro il Capialbi. “Prima di tutto siamo educatori, dovremmo collaborare – ha aggiunto – non posso e non voglio presentarmi lì per fare una guerra”. Ha provato a contattare il preside dell’ex Ragioneria? “Si, ma ogni volta mi dice che è impegnato. Quando uno non vuole dialogare mi dice che è impegnato”. Lo stesso dirigente Modesti che, a Zoom24, ha detto che il dirigente del Capialbi e i suoi collaboratori “hanno eluso il protocollo” e “sono venuti a mia insaputa” (leggi QUI). “Sono tutte falsità” ha ribattuto Scalamandrè. “Ero con un mio collaboratore – spiega – siamo entrati e ci hanno detto ci aspettavano al primo piano, non abbiamo eluso nulla. La responsabile della Provincia Carolina Bellantoni, inoltre, come ha chiamato me ha chiamato anche lui, che sapeva del nostro arrivo e infatti ha mandato il responsabile della sicurezza”.

La risposta alle critiche. Durante la conferenza stampa c’è stata anche l’occasione per rispondere a diverse critiche. Perché il Capialbi non ha accettato di andare al B11 dell’Industriale? “Ci sono un sacco di iniziative nella sede centrale, e anche la palestra la condividiamo in quanto i ragazzi della Provincia vengono qua per fare attività fisica. Gli studenti delle aule lontane non possono venire a piedi. Inoltre il B11 ha 18 classi, non sono sufficienti, ed è servito a risolvere il problema dell’Alberghiero”. E a chi lo accusa di avere troppi studenti risponde: “Se l’istituto funziona che ci posso fare? Non ho mai fatto pubblicità, la nostra pubblicità sono le famiglie soddisfatte. Una volta erano di più quelli che andavano ai tecnici, ora invece ai licei, vuol dire che sta cambiando qualcosa nella società”.

Proteste degli studenti. Dopo aver annunciato di aver scritto anche alla Procura “perché non posso essere ostacolato su un provvedimento della Provincia”, Scalamandrè ha informato che domani – alle 9 – è stato convocato con lo stesso preside Modesti nella sede della Provincia. Si riuscirà a trovare un accordo o bisognerà aspettare che si mobilitino gli studenti? Gli stessi che hanno già previsto una manifestazione per i prossimi giorni perchè, afferma il rappresentante in Consiglio d’Istituto Alessio Galati, “non ci sembra corretto nei confronti degli studenti, chiediamo soltanto che ci venga garantito il diritto allo studio: non abbiamo spazi dove poter fare lezione”.

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