Cronaca

Violentò 15 minorenni nel Catanzarese, prete pedofilo condannato

Il Tribunale collegiale di Catanzaro ha inflitto tredici anni e sei mesi di reclusione all'ex parroco di Belcastro accusato di violenza aggravata dalla minore età

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Tredici anni, sei mesi di reclusione, l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio, attinente alla tutela, curatela e l’amministrazione di sostegno, nonché interdetto da qualsiasi incarico nelle scuole di ogni ordine e grado e da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente dai minori. E’ il verdetto pronunciato, dopo tre ore di camera di consiglio, dal Tribunale collegiale di Catanzaro, presieduto da Alessandro Bravin, a latere Antonella Galati  e Maria Cristina Flesca, nei confronti di R. M. , parroco di Belcastro, nel Catanzarese, dal 2007 al 2010,  accusato di violenza sessuale aggravata dalla minore età . I giudici del collegio hanno inoltre condannato il sacerdote al risarcimento del danno a favore delle costituite parti civili da liquidarsi in separato giudizio, nonché alla rifusione delle spese sostenute dalle stesse parti.

La richiesta del pm.  Il pm Graziella Viscomi al termine della requisitoria aveva chiesto una pena di poco inferiore, 12 anni di reclusione, richiesta alla quale si sono associati i legali delle parti civili, il Comune di Belcastro e le famiglie delle vittime degli abusi, rappresentate dagli avvocati Concetta Stanizzi, Filomena Brescia, Antonello Talerico, Giovanni Scarpino, Vincenzo Ranieri e Paolo Carnuccio, mentre il legale difensore dell’imputato Silvano Cavarretta, ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste e in seconda battuta l’assoluzione per insufficienza di prove. Si dovranno attendere 90 giorni per conoscere le motivazioni della sentenza.

Abusi e violenze.  Pesanti le contestazioni mosse al sacerdote che  avrebbe abusato di quindici minorenni, tutti di età inferiore a 14 anni, che frequentavano la parrocchia di San Michele Arcangelo, secondo le risultanze di un’inchiesta scattata in seguito alla denuncia presentata da alcuni genitori delle giovanissime vittime. Segnalazione cui se ne aggiunsero altre nel corso delle indagini, durante le quali i carabinieri raccolsero le dichiarazioni di decine di persone, e furono anche acquisiti nelle forme dell’incidente probatorio i racconti dei minorenni coinvolti in una serie di violenze  e abusi dal sacerdote, rinviato a giudizio nel 2015 dal gup, che aveva accolto la richiesta della Procura di mandare R. M. sul banco degli imputati. Oggi l’epilogo del processo di primo grado con una condanna pesante per il sacerdote a 13 anni e sei mesi di reclusione.

 

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