Vibo, la proposta per il Parco delle Rimembranze: “Si realizzi un giardino biosalutare”

È l'appello lanciato da Vincenzo Neri, delegato provinciale FederAnziani, per riqualificare la struttura al fine di "alleviare il disagio dell’isolamento"

Vibo parco delle rimembranze

Riqualificare il Parco delle Rimembranze di Vibo Valentia in “giardino biosalutare”. È questo l’appello lanciato da Vincenzo Neri, presidente Promotors aps e delegato provinciale di Senior Italia FederAnziani, affinché il Parco delle Rimembranze torni ad essere fruibile anche in questa fase in cui è obbligatorio il distanziamento sociale.

Attrezzare il Parco per alleviare il disagio dell’isolamento. “Sarebbe molto bello – scrive Vincenzo Neri – attrezzare il Parco delle Rimembranze con una cascina (servizio bar e servizi igienici), con tavolini distanziati (lo spazio non manca), all’aperto, zona raggiungibile con disinvoltura, anche a piedi. Penso agli anziani della città, e non soltanto a loro, al fine di lenire il disagio dell’isolamento. Infatti, il giardino è concepito come una ampia area libera e aperto all’incontro delle associazioni del territorio, di persone e di gruppi organizzati, mantenendo le distanze previste anche in periodo di Coronavirus. Lo spazio pubblico acquista quindi un’importanza ed un ruolo didattico, che può aiutare a rispettare e condividere gli spazi comuni della città promuovendo attività del territorio. Trattandosi di uno spazio pubblico inoltre, gli anziani sono in grado di interagire con persone di tutte le età con ripercussioni positive anche sul loro umore”.

Unire diverse generazioni. “Un’idea geniale – prosegue – che sta lentamente prendendo piede anche in Italia, per unire generazioni diverse attraverso l’attività ludica strizzando l’occhio al benessere e alla salute, cercando di evitare e prevenire forme patologiche derivanti da isolamento e solitudine. Si va incontro alla bella stagione e l’indispensabile ‘distanziamento sociale’ non si potrà evitare completamente, ma almeno per quel che si può, si faccia in modo di ridurne gli effetti devastanti specie per alcune categorie di persone con difficoltà e di una certa età. Non servono ‘investimenti’, non sarebbe un intervento molto oneroso per il Comune, basterebbe lo si tenesse pulito ed ordinato, parimenti ad una qualunque altra via o quartiere della città”.

Molti giochi destinati ai più anziani. “Una equipe di volontari del terzo settore potrebbe essere organizzata in ‘team animatori sociali’ onde favorire l’intrattenimento con iniziative mirate allo svago, alla cultura dell’identità locale, alla prevenzione, alla conoscenza ed allo sviluppo dei criteri di salvaguardia del benessere della persona e dell’ambiente. La piacevole idea, si ispira al giardino terapeutico e punta anzitutto a stimolare non solo il divertimento, ma anche e sopratutto la socializzazione all’aria aperta, allontanando l‘anziano dall’isolamento, dovuto dai numerosi progressi tecnologici che hanno causato un netto distacco tra la società attuale sempre più veloce e quella di cinquant’anni fa”. “Si chiamano esattamente – conclude il delegato provinciale di Senior Italia FederAnziani – ‘parchi biosalutari’ ed includono molti giochi destinati alle persone di una certa età: dagli esercizi di stimolazione cognitiva, agli esercizi delle abilità psicomotorie, come attrezzi ginnici di facile esecuzione. Gli effetti di queste aree verdi sono molteplici, come gli evidenti miglioramenti dal punto di vista fisico e della socializzazione ma sopratutto dell’umore.”

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