Cronaca

Caso Chiaravalle, Santelli: “Hanno tentato di bloccare i trasferimenti” (VIDEO)

Giallo sullo spostamento degli anziani negli ospedali di Catanzaro, intervengono i carabinieri. Il Codacons formalizza richiesta di accesso agli atti

La governatrice Jole Santelli questa sera, attraverso un comunicato via facebook ha fatto un punto sul contagio del Covid-19 in Calabria e sui fatti accaduti nella Rsa di Chiaravalle.

Coronavirus. “Le nostre regole sono molto restrittive, più di quelle nazionali. I risultati sono buoni. Non uscite e sacrificatevi e fatelo per la salute vostra e di tutti gli altri. Non abbiamo ancora svolto il nostro compito. Dobbiamo stare molto attenti. La Regione ha fatto fino ad ora 8400 tampone. L’obiettivo è un tampone ogni cento cittadini. La Regione ha chiuso tredici comuni e sto firmano un’ordinanza per il quattordicesimo”.

Rsa Chiaravalle. LaSantelli ha poi commentato le dimissioni dell’ingegnere Domenico Pallaria in qualità di responsabile ad interim della Protezione Civile regionale e soggetto delegato per l’emergenza Covid: anche io sono indignata da servizi televisivi, che mettono in evidenza quello che noi sappiamo, cioè la difficoltà in cui versa la sanità in Calabria. Veniamo da tanti tagli alla sanità, abbiamo attuato misure d’urgenza. Adesso l’obiettivo è intensificare i tamponi a tutti i cittadini, per comprendere l’evoluzione del virus e scoprire gli asintomatici”. E ha svelato  la verità sul caso di Chiaravalle: “ad una signora anziana è stato riscontrato il Covid-19. Abbiamo così effettuato i controlli, scoprendo che c’erano 59 pazienti e 13 operatori positivi. Da quel momento ci siamo mossi per la salute degli ammalati della casa di cura, che sono stati assistiti da nuovo personale sanitario sin da subito. Ho fatto ciò che era umanamente possibile, nonostante non abbiamo trovato facili aiuti. Per fortuna da stasera i pazienti saranno quasi tutti trasferiti”. Ma non senza problemi. “Oggi quando sono arrivate le autoambulanze, conclude la Santelli- le avevano bloccate e non volevano fare i trasferimenti dei pazienti e sono dovuti intervenire i carabinieri.

La richiesta di accesso agli atti del Codacons. “Mi chiedo come sia stato possibile che i degenti non riuscissero neppure a mettersi in contatto con i loro parenti, neanche per sapere se fossero ancora vivi, praticamente “prigionieri” il tutto mentre dalla struttura erano sempre in diretta tv. Alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal governatore – che ha sostenuto che siano dovuti intervenire i carabinieri per fare in modo che i “reclusi” fossero trasferiti al Policlinico – appare intollerabile il comportamento della direzione della struttura. L’afferma il vicepresidente nazionale del Codacons Francesco Di Lieto, che ha  formalizzato una istanza di accesso per comprendere chi abbia autorizzato la RSA, ma anche chi (e quando) abbia fatto le verifiche periodiche e chi ha verificato le condizioni igieniche della struttura. “Quelle condizioni igienico-sanitarie che oggi vengono censurate proprio dalla Regione. Rimane, comunque, un mistero. Come sia possibile che il governatore possa attribuire la responsabilità della diffusione del contagio ad un ricoverato”.

LEGGI ANCHE Coronavirus, svolta nel caso Chiaravalle: anziani trasferiti a Catanzaro

LEGGI ANCHE Il caso Chiaravalle sul tavolo di Gratteri e Conte: “Anziani condannati a morte

LEGGI ANCHE Coronavirus, l’odissea dei pazienti della Rsa di Chiaravalle: nessuno li vuole

 

Più informazioni