Commissioni consiliari a Vibo: lo strano “caso” Cutrullà e quelle “assurde” riunioni

Seconda puntata della nostra inchiesta sui compensi dei consiglieri comunali di palazzo "Luigi Razza". Ecco le anomalie riscontrate su oltre cento verbali esaminati

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Un’inchiesta di Zoom24 ha approfondito i compensi dei consiglieri comunali, portando alla luce anomalie e sprechi di denaro pubblico. Tra queste abbiamo citato sia il caso dei consiglieri che arrivano in ritardo alle sedute, lavorando poco ma portando comunque a casa il gettone di presenza, sia quello delle inutili e (numericamente) eccessive riunioni di commissione. In questa seconda puntata della nostra indagine approfondiamo con date, nomi e circostanze ciò che siamo riusciti a documentare al termine di una dettagliata ricerca.

Il caso Cutrullà. Il consigliere che arriva maggiormente in ritardo alle sedute è Giuseppe Cutrullà, eletto in "Città Futura", la lista civica ispirata da Vito Pitaro. Non si limita, però, ad arrivare in ritardo di tanto in tanto. La sua è quasi un’arte. Il 20 settembre è stato presente alla riunione della prima commissione per soli nove minuti. Il 24 settembre per soli sei minuti. Il 2 ottobre, alla riunione della seconda commissione, è entrato sette minuti prima della fine. Con un record assoluto il 13 novembre: cinque minuti di presenza. Se fossero casi isolati questa non sarebbe una notizia. Ma, verbali alla mano, abbiamo contato 22 volte in cui il consigliere Cutrullà è stato presente a meno della metà del tempo della seduta. Che se già così fa storcere il naso, la situazione peggiora quando ci si rende conto che il suo è quasi un "vizio": sono circa 50 i casi in cui è arrivato in ritardo. Numeri ancora più rilevanti se si considera che nelle restanti riunioni risulta spesso assente. Il punto qui è politico ma soprattutto economico: fino a quando il Consiglio non deciderà di modificare il regolamento comunale, perché Giuseppe Cutrullà non restituisce i gettoni di presenza quando di fatto non partecipa - perché assente buona parte del tempo - alle riunioni di commissione?




Le “assurde” riunioni. Nella nostra inchiesta abbiamo anche sottolineato come vengano convocate notevoli sedute di commissione quando, in realtà, non ce ne sarebbe bisogno. Come ad esempio le riunioni della prima commissione del 5 settembre e del 31 ottobre. Nel primo caso la seduta è stata convocata solamente per leggere un regolamento contro l’evasione dei tributi, proporre la convocazione dell’assessore e chiedere ai capi gruppo di occuparsi della presenza dei segretari verbalizzanti. Fine. Il tutto, così dice il verbale, in un’ora e dieci minuti. Costo per il Comune per i gettoni di presenza: circa 350 euro. Nel secondo caso la situazione è ancora più assurda: si è data lettura di 8 articoli del regolamento comunale e si è stabilito che nelle sedute successive si sarebbero votate le varie modifiche al regolamento stesso. Durata: 40 minuti. Costo per il Comune: circa 300 euro.

Due incontri per una pagina Facebook. Si potrebbero citare altri casi simili, ma c’è una seduta in particolare che suscita parecchie perplessità. Parliamo della riunione della prima commissione del 4 dicembre. La seduta è iniziata alle 12:15 ed è terminata alle 13. Cosa c’è di strano? È stata convocata in concomitanza con la riunione dei capigruppo. Questo ha comportato che nove consiglieri hanno lasciato la seduta alle 12:30 - dopo soli 15 minuti dall’inizio - prendendo comunque il gettone di presenza. Allo stesso tempo facendo mancare il numero legale, essendo rimasti in aula solo 4 consiglieri, fino all’arrivo (anche in questo caso in ritardo) alle 12:40 di Giuseppe Cutrullà. Quale argomento era di così urgente discussione da non poter convocare la commissione in un orario diverso dalla riunione dei capigruppo? L’ordine del giorno recitava: “Regolamento per l’utilizzo della pagina Facebook Comunale”. Sicuramente un argomento che merita di essere disciplinato, ma perché non discuterne a margine di un’altra seduta di commissione così da far risparmiare al Comune oltre 400 euro? O perché, semplicemente, non occuparsene in un unico giorno visto che lo stesso argomento è stato oggetto, pochi giorni dopo, anche di un’altra riunione? Era davvero necessario incontrarsi due volte - e pagare due gettoni di presenza - per approvare la gestione della pagina Facebook del Comune?

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