Cronaca

Rinascita, il maxi processo al PalaMaiata di Vibo? Sopralluogo di Gratteri

Arrivano le prime conferme all'indiscrezione lanciata nei giorni scorsi. Il presidente della Provincia tratta con il Ministero della Giustizia: "Ipotesi concreta"

palamaiata

Il palazzetto dello Sport di località Maiata trasformato nella più grande aula bunker del Sud Italia per celebrare il maxi processo “Rinascita Scott”. L’ipotesi è concreta e la conferma arriva direttamente dal presidente della Provincia di Vibo Valentia Salvatore Solano in costante contatto con il Ministero della Giustizia.

Il sopralluogo. Intanto nei giorni scorsi il procuratore antimafia Nicola Gratteri è stato a Vibo per un doppio sopralluogo effettuato nell’area dei due principali palasport della città: il PalaValentia e il PalaMaiata. Quest’ultimo sembra convincere di più per grandezza e funzionalità. D’altronde il capo della Dda è stato chiaro: la ‘ndrangheta vibonese rasa al suolo dall’inchiesta “Rinascita Scott” dovrà essere processata a Vibo. In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario Gratteri ha anche annunciato la prossima costruzione di una grande aula bunker dove celebrare i processi contro la criminalità organizzata. Il punto è che il progetto è ancora in embrione nonostante la ben avviata interlocuzione con il Ministero della Giustizia favorevole alla costruzione di una struttura adeguata ad ospitare le difese di centinaia di imputati e i vari operatori processuali, detenuti compresi.

L’aula bunker nel palasport. Il tempo stringe e serve quindi individuare un’alternativa. Così i Carabinieri hanno chiesto alla Provincia di Vibo Valentia l’elenco degli immobili di proprietà e l’unico che potrebbe fare al caso è il PalaMaiata. “Non escludo – rivela il presidente Salvatore Solano – che l’impianto possa anche essere venduto in via definitiva”. Sotto questo profilo è in corso una trattativa tra la Provincia di Vibo e il Ministero della Giustizia che starebbe vagliando una serie di opzioni. L’aula bunker del nuovo e mai completato Tribunale di Vibo è insufficiente. Al massimo potrebbe contenere una cinquantina di detenuti. Serve qualcosa di più grande che al momento può offrire solo il PalaMaiata dove però da qualche settimana si è trasferita in pianta stabile la Volley Tonno Callipo. Salvatore Solano precisa: “Faremo prevalere l’interesse generale cercando di far conciliare le varie esigenze: quella della Tonno Callipo che dovrà continuare a giocare in un impianto sportivo di Vibo e quello della Dda che vuole celebrare in questa città un processo così importante”. Non sarebbe un problema la convenzione temporanea firmata tra la Provincia di Vibo e la Tonno Callipo siglata proprio a determinate condizioni e in attesa della pubblicazione del bando di interesse pubblico per la gestione dell’impianto al quale, a questo punto, non è escluso che possa partecipare lo stesso Ministero della Giustizia. Al momento l’alternativa sarebbe il maxi trasferimento nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo. Esattamente ciò che Gratteri vorrebbe scongiurare.

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