Politica

“Gettonopoli” a Catanzaro, Giletti prepara una puntata “esplosiva” con Polimeni

Dopo lo sfogo sui social, il noto conduttore e autore televisivo è atteso negli studi di La7. Intanto prosegue lo scontro all'arma bianca tra Abramo e Tallini

La tregua dopo la tempesta. A Catanzaro è tutto fuoco sotto cenere in attesa di un’altra puntata dello scontro di palazzo che vede da un parte il sindaco Sergio Abramo e dell’altra il consigliere regionale Domenico Tallini. Un duello tutto “poltrone&potere”, apparentemente interno a Forza Italia, con la Lega sullo sfondo e l’inchiesta sui “falsi” verbali per incassare i gettoni di presenza nelle commissioni consiliari, il cosiddetto scandalo “Gettonopoli”, a fare da cornice all’intera vicenda.

Partita a scacchi. Proprio l’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro e l’eco mediatica seguita all’indagine che ha coinvolto 29 consiglieri comunali, ha accesso il duello tra i due uomini forti del centrodestra catanzarese. Il primo a muovere le pedine è stato Tallini che ha indotto i “suoi” consiglieri e quelli degli altri gruppi a lui riconducibili a rassegnare le dimissioni. A quelli del centrodestra si sono aggiunti in rapida successione diversi esponenti dell’opposizione. Quanto basta per aprire la crisi ma non per fare cadere l’amministrazione comunale guidata da Abramo. I numeri non ci sono ancora e, probabilmente, non ci saranno almeno fino a domenica quando si andrà alle urne per eleggere il nuovo governatore e il nuovo consiglio regionale. A qualcuno – secondo indiscrezioni che circolano con insistenza – sarebbe venuta l’idea di formalizzare le dimissioni dal Consiglio comunale addirittura davanti ad un notaio con una clausola precisa: ai dieci di Tallini dovranno seguire a stretto giro di posta altri sette dimissionari in modo da far cadere definitivamente il consiglio comunale. Abramo non intende abdicare e, nel caso in cui la maggioranza dovesse franare, ha già annunciato ai suoi più stretti collaboratori, facendolo sapere anche ai suoi “rivali”, che è pronto a convocare una conferenza stampa a “reti unificate” per svelare retroscena imbarazzanti. L’obiettivo è chiaro: “detallinizzare” Catanzaro. Per il momento i numeri sono dalla sua parte e Tallini stesso sembra aver clamorosamente sbagliato i conti. In teoria, infatti, fino a quando ci sarà il numero legale si procederà semplicemente alle surroghe dei consiglieri dimissionari, sempre se i primi dei non eletti delle varie liste accetteranno di entrare in un’assemblea delegittimata da un’inchiesta giudiziaria balzata agli onori della cronaca nazionale.

Una puntata esplosiva. A mettere ulteriore pepe ad una vicenda di per sé già piccante è “Non è l’Arena”. Massimo Giletti sta infatti preparando una nuova, esplosiva puntata su Catanzaro e la Calabria. Stavolta negli studi di La7 è atteso Lino Polimeni, protagonista qualche giorno fa di un video che ha fatto il giro del web. Il noto autore e conduttore televisivo aveva postato sui social un video dai toni molto accessi contro il sindaco Abramo e i consiglieri comunali. Ha parlato da giornalista ma anche da padre di Marco Polimeni, il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, chiedendo le dimissioni in blocco dell’amministrazione catanzarese. D’altronde, non capita tutti i giorni che 29 consiglieri su 32 siano messi sotto inchiesta per l’affaire dei gettoni di presenza nelle commissioni consiliari indebitamente rimborsati e per reati ancor più gravi, come quello di truffa.

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