Cronaca

Il “vizietto” del giudice e le relazioni extraconiugali: “Sesso in cambio di favori”

Dalle carte dell'inchiesta che ha portato all'arresto del magistrato Marco Petrini emergono particolari "piccanti" con due avvocatesse del foro di Catanzaro

Petrini-Tassone

Non solo soldi, gioielli e gamberoni, ma anche sesso. Marco Petrini, il giudice arrestato per corruzione dalla Procura di Salerno nell'ambito dell'inchiesta denominata "Genesi" aveva delle "simpatie" per due avvocatesse catanzaresi, Maria Tassone, detta "Marzia", 33 anni di Davoli, arrestata e posta ai domiciliari; Palma Spina, 44 anni di Catanzaro, indagata a piede libero. Con entrambe il giudice intratteneva delle relazioni extraconiugali. Per l'ipotesi accusatoria avrebbe concesso favori in cambio di prestazioni sessuali.




Il processo "Ragno". Da presidente della Seconda sezione della Corte d'Assise Appello di Catanzaro, Marco Petrini, ha rigettato nel gennaio del 2019 la richiesta di utilizzare i verbali del collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso nell'ambito del processo scaturito dall'operazione "Ragno" ritenendo "irrilevanti ed inconferenti rispetto ai capi di imputazione le dichiarazioni". Per l'accusa avrebbe così favorito Marzia Tassone, con la quale Petrini avrebbe intrattenuto una relazione extraconiugale. "Per favorire la professionista nei processi penali nei quali aveva assunto la difesa - scrivono gli inquirenti nel capo di imputazione - riceveva indebitamente da quest'ultima, per l'esercizio dei poteri correlati alle sue funzioni e, in almeno tre occasioni, per porre in essere atti contrari ai doveri del suo ufficio, utilità consistite in prestazioni sessuali".

Un "vizietto" quello del giudice che gli inquirenti ravvisano anche nei rapporti con un altro avvocato di Catanzaro, Palma Spina. Da presidente della commissione tributaria provinciale avrebbe infatti intrattenuto con quest'ultima relazioni sessuali abituali "omettendo - sottolineano i magistrati campani - di astenersi dal comporre il collegio giudicante nei ricorsi tributari - assegnati al suo collegio - nei quali il ricorrente parte privata era patrocinato dall'avvocato Spina". Sarebbero almeno sedici le prestazioni sessuali documentate nel corso delle investigazioni negli uffici della Commissione tributaria provinciale di Catanzaro.

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