Genesi, busta con denaro in contante in casa del giudice arrestato (VIDEO)

Proseguono le perquisizioni della guardia di finanza. Il magistrato Marco Petrini accompagnato nei suoi uffici della Corte d'Appello di Catanzaro

I militari della guardia di finanza stanno completando le perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici delle otto persone arrestate nell'ambito dell'operazione denominata in gergo "Genesi". Durante la perquisizione nell'abitazione del giudice della Corte d'Appello di Catanzaro Marco Petrini, le fiamme gialle hanno trovato e sequestro una somma di denaro contante pari a 7mila euro custodita all'interno di una busta.




Il giudice è stato quindi portato nell'ufficio ufficio al vecchio tribunale di Catanzaro, sede della Corte d'Appello, per proseguire la perquisizione. Le indagini avrebbero accertato la grave situazione di sofferenza finanziaria in cui versava il magistrato arrestato, compiutamente ricostruita – sostengono gli inquirenti – sulla base di accertamenti bancari e sulla base di conversazioni intercettate. “Si trattava di una condizione cronicizzata ed assolutamente non risolvibile – sottolinea il procuratore Luca Masini che ha coordinato le indagini – nel breve periodo che poneva il magistrato stabilmente nella necessità di procurarsi la disponibilità, oltre allo stipendio di magistrato ed ai compensi quale giudice tributario, di somme di denaro in contanti, anche per mantenere l’elevato tenore di vita”.

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