Cronaca

Genesi, fissato l’interrogatorio di garanzia per “l’amante” del giudice

L'avvocatessa Marzia Tassone finita ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Salerno comparirà davanti al gip di Catanzaro

marzia tassone

Al via gli interrogatori di garanzia nell’ambito della clamorosa inchiesta denomainta “Genesi” che ha portato all’arresto, tra gli altri, del giudice della Corte d’Appello di Catanzaro Marco Petrini. Tra i primi indagati a comparire davanti al gip sarà Maria Tassone, detta Marzia, la 33enne avvocato del foro di Locri, residente a Soverato (nel Catanzarese) e finita agli arresti domiciliari. L’udienza è stata fissata per domani, sabato 18 gennaio, alle ore 9.30 al Tribunale di Catanzaro.

Secondo l’accusa della Dda di Salerno, giudice ed avvocato si sarebbero resi protagonisti di un episodio di concorso in corruzione in atti giudiziari. In particolare Marco Petrini – in qualità di presidente della Corte d’Appello nel processo “Ragno” contro il clan Soriano – non si sarebbe astenuto nel decidere sulla richiesta della Procura generale di Catanzaro di acquisire nel processo le dichiarazioni del nuovo collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso (rampollo dell’omonimo clan di Limbadi) contro il clan Soriano, pur essendo l’avvocato Marzia Tassone (legale di alcuni imputati) la sua “amante stabile”.

Nell’udienza del processo d’appello del 14 gennaio dello scorso anno, il giudice non ha ammesso il verbale del pentito ed in alcune occasioni avrebbe avuto rapporti sessuali – secondo la Guardia di finanza e la Dda di Salerno – con l’avvocato Tassone. Da qui l’accusa per entrambi di concorso in corruzione in atti giudiziari.

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