Economia & società

“Uffici postali in scantinati e container in Calabria”, la denuncia dell’Adiconsum

Il presidente dell'associazione dei consumatori Michele Gigliotti denuncia la grave situazione in cui versano gli uffici postali in Calabria

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“Numerosi utenti ci segnalano uffici postali relegati in scantinati, magazzini o addirittura in container”. E’ quanto denuncia Michele Gigliotti, presidente di Adiconsum Calabria secondo il quale le attività per l’espletamento dei servizi postali e di corrispondenza (sempre più all’avanguardia dal punto di vista digitale) sono di fatto erogati in “strutture sempre più fatiscenti”. Per l’associazione dei consumatori “sistemazioni tampone e momentanee si trasformano in vere e proprie sedi definitive”.

L’Adiconsum cita il caso dell’ufficio postale di Sant’Eufemia di Lamezia Terme che serve un bacino d’utenza di oltre 30 mila persone con l’annesso indotto dei servizi aeroportuali e ferroviari. “Dal 2017, nel caso specifico, l’ufficio postale di Santa Eufemia Lamezia è ubicato in un container. La gestione degli oltre 1.000 conti correnti postali accesi, dei servizi di corrispondenza, consulenza finanziaria e assicurativa è affidata al personale che – costretto a districarsi tra scaffali, stufe e faldoni – opera in condizioni davvero disagiate. Rispondere alle giuste esigenze dell’utente è ormai una missione. Utente che, dal canto suo, a causa di tale contesto del tutto inidoneo subisce lesioni continue ai diritti garantiti e tutelati dal Legislatore nazionale ed europeo: sicurezza, riservatezza e privacy”.

Nel mare magnum dei soggetti che dovrebbero avere la competenza a risolvere tale situazione- Comune di Lamezia Terme, ASL, Poste Italiane- a pagarne le spese sono utenti e lavoratori. “A tal proposito – aggiunge il presidente Gigliotti – invitiamo Poste Italiane a conformarsi e a rispettare la Direttiva generale per l’adozione da parte dei fornitori di servizi postali delle Carte dei servizi (delibera n°413/14/CONS), in particolar modo nella parte in cui si fa riferimento alla modalità di gestione dei rapporti con gli utenti e nell’erogazione dei servizi postali. Gli utenti- conclude Gigliotti- hanno il diritto di ricevere dal fornitore di servizi postali un trattamento uguale sul territorio nazionale eliminando così il rischio di fruizione differenziata a causa di dinamiche proprie dell’azienda o del territorio”.

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