Si spaccia per benefattore, ma è un truffatore e la suora di Sant’Onofrio lo fa arrestare

Il caso ha voluto che la suora sbagliasse l'intestazione di due vaglia di 2.500 euro ciascuno consegnando il 33enne nelle mani dei carabinieri


 Una truffa in piena regola sventata dalla suora del Cenacolo di Sant’Onofrio, nel Vibonese. Si è spacciato da benefattore, che avrebbe devoluto un contributo di 32mila 500 euro. Ma per un errore la somma destinata al Cenacolo sarebbe stata di 37.500 euro e per riceverla sarebbe bastato che la suora inviasse due vaglia telegrafici di 2.500 ciascuno intestati a Gabriele Scalia, 33enne, siracusano.

La suora aveva ripetuto al presunto donatore che la banca non poteva effettuare il versamento della somma fino a quando non avesse prima ricevuto il rimborso di 5mila euro che, per errore, erano stati sommati alla donazione. Una telefonata fatta da un presunto direttore della filiale del Banco di Napoli spiegava alla donna che l’assegno non era trasferibile e nessuno era abilitato a cambiarlo tranne il beneficiario, quindi il cenacolo di Sant’Onofrio. Ironia della sorte, la suora ha sbagliato l'intestazione, mettendo così in moto gli accertamenti da parte dei carabinieri che hanno capito l’intento truffaldino di Scalia e lo hanno arrestato.