Cronaca

Tropea, Nesci: “Ecco le modifiche del M5S a legge scioglimento Comuni per mafia” (VIDEO)

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La parlamentare Cinque Stelle evidenzia anche le gravi responsabilità sulle situazioni dei Comuni di Tropea, Ricadi e Briatico

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E’ una proposta di modifica all’attuale legge che regolamenta lo scioglimento per infiltrazioni mafiose degli enti locali. Modifica che prevede per gli amministratori dichiarati incandidabili per mafia un allontanamento dalla scena politica per 20 anni e non solo per un turno elettorale come nell’attuale normativa. “Prevediamo poi l’obbligo di sospensione del dipendente ritenuto responsabile dello scioglimento per infiltrazioni mafiose, prevedendo incentivi economici (10%) per i dipendenti provenienti da altri luoghi che li dovranno sostituire. Proponiamo poi che la relazione della Commissione di accesso agli atti deve essere pubblica per tutti ed anche qui chiediamo una modifica alla legge attuale.

comune tropea

Tropea. “Lo scioglimento del Comune di Tropea per infiltrazioni mafiose – ha spiegato la Nesci – ha dato ragione alle mie perplessità sulla mancata presentazione nel 2014 della lista del M5S. All’epoca sono stata accusata di non aver elaborato e concretizzato una lista del M5S. A parte il fatto che per le regole del M5S non c’è nessun parlamentare che impone liste dall’alto perchè questo crediamo sia un retaggio della vecchia politica che noi combattiamo, nel 2014 non si è riusciti nel 2014 a raccogliere un gruppo di persone libere ed oneste per presentare una lista a Tropea. Non è detto che ciò non avvenga alle prossime amministrative”.

Nesci

Le responsabilità su Tropea. “Trovo inaudito – ha continuato la parlamentare dei Cinque Stelle – che si possa pensare su territori come i nostri permeati dalla ‘ndrangheta di fare liste in maniera superficiale. Chi si candida ad amministrare una città come Tropea lo deve fare con senso di responsabilità e soprattutto facendo un percorso coerente con partecipazione non opportunistica concentrata sul solo momento elettorale. Abbiamo visto il fuoco di paglia nella lista capeggiata dal sindaco Rodolico e adesso ci troviamo con un danno prima di tutto di immagine alla nostra città. Sappiamo che su Tropea agisce la cosca Mancuso tramite la ‘ndrina locale dei La Rosa e si parla nel decreto di scioglimento di sviamento dell’attività amministrativa dell’ente in funzione della criminalità organizzata. Si dice ufficialmente che la città è piegata alle logiche criminali della ‘ndrangheta e c’è qualcuno che ha fatto affari ai danni di questo Comune. A concorrere allo scioglimento del Comune di Tropea c’è stata una componente politica ed una componente amministrativa. La relazione della Commissione di accesso agli atti è ancora coperta da segreto. Abbiamo chiesto alla Commissione antimafia di avere la relazione integrale senza gli omissis proprio per sapere tutto e non ricadere nelle stesse dinamiche e per capire i nomi dei personaggi e le ditte coinvolte”.

Giuseppe Rodolico

Nesci ed i chiarimenti chiesti a Rodolico. “Avevo chiesto formalmente a suo tempo al sindaco Rodolico (in foto a sinistra) i dettagli degli interventi fatti per la messa in sicurezza della strada di località Gurnella. Il sindaco non ha mai risposto a quella mia richiesta formale e poi leggendo gli stralci della relazione qualche elemento su ciò che è stato fatto l’ho rintracciato laddove si parla delle modalità con le quali il sindaco avrebbe appaltato questi lavori, con la scusa della somma urgenza, ad alcune ditte riconducibili alla locale criminalità organizzata, con doppi interventi pagati più volte e pure inadeguati a mettere in sicurezza la strada. Ho fatto una nuova richiesta di accesso agli atti, questa volta ai commissari per conoscere i nomi delle ditte ancora coperte da omissis. C’è stato un concorso dell’Ufficio Tecnico del Comune in queste vicende.

Le responsabilità elettorali dei cittadini. “Ci sono poi delle responsabilità elettorali che sono personali perchè la lista di Rodolico ha avuto il sostegno di 1.651 persone. Si sapeva che questa lista – ha sottolineato la Nesci – poteva essere portatrice di particolari interessi e l’ha ribadito in questa nostra città anche il magistrato Gratteri sul fatto che tutti noi conosciamo i componenti delle liste e che una valutazione, un controllo ed una vigilanza potremmo comunque portarlo avanti noi cittadini. Le istituzioni dovevano a mio avviso far cadere prima questo velo di ipocrisia, visto che nelle relazioni si parla anche del ruolo che alcuni amministratori avevano già nel 2010, con lo Stato che arriva quindi tardi a certificare determinate situazioni.

Comune-di-Ricadi

Ricadi e le inchieste di Zoom24. “Sul caso di Ricadi ci sono state delle inchieste giornalistiche molto puntuali sulle presentazioni della candidature (LEGGI QUI: Ricadi: dalla lista “civetta”ai legami con l’amministrazione sciolta per infiltrazioni mafiose e LEGGI QUI: Elezioni a Ricadi: da Regione e comuni limitrofi i candidati in soccorso delle liste ) che sono state segnalate alla presidente Bindi la quale tramite la Commissione antimafia poteva agire in tempo ed invece ha scelto di agire, per mancanza di tempo e di risorse con le solite scuse della politica più becera, solo sulle grandi città, come se le piccole comunità non avessero la stessa dignità di altre ( ASCOLTA AUDIO SINDACO RICADI IN ANTIMAFIA QUI: Ricadi: il sindaco Giulia Russo in Commissione antimafia (AUDIO) ). 

Comune-di-Briatico

Briatico. “Segnalo anche il velo di ipocrisia che c’è al Comune di Briatico – ha agginto Dalila Nesci – dove abbiamo più volte segnalato la situazione di Niglia che gestisce anche la Provincia di Vibo sostenuto da tutte le parti politiche. Ripristinare la legalità sarà difficile e ci vuole la compartecipazione della comunità”. Su Briatico ed Niglia indagato per concorso esterno in associazione mafiosa LEGGI QUI: ( Ndrangheta: nuovi retroscena mafia-politica a Vibo, Briatico e Parghelia e QUI: ‘Ndrangheta: operazione “Costa pulita”: il sostegno dei clan ai politici di Briatico  e QUI: Ndrangheta: operazione “Costa pulita”, ecco tutte le accuse ai politici di Briatico )