Cronaca

‘Ndrangheta: affiliati anche in Parlamento, Ros arrestano 5 persone a Reggio (NOMI)

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Avrebbero condizionato le elezioni comunali, provinciali e regionali. Referenti pure in Parlamento. Arrestato Alberto Sarra Chiesta l’autorizzazione per senatore Caridi

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Una struttura “segreta” capace di infiltrarsi attraverso negli ambienti politici a livello comunale e provinciale, fino al Parlamento nazionale. Cinque persone sono state arrestate grazie ad una operazione del Ros dei carabinieri che stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti per associazione mafiosa.

Paolo Romeo

Paolo Romeo

L’indagine ha individuato la struttura segreta di vertice della ‘ndrangheta in grado di dettare le linee strategiche dell’intera organizzazione e di interagire sistematicamente e riservatamente con gli ambienti politici, istituzionali ed imprenditoriali per infiltrarli e condizionarli ai propri interessi criminali. In particolare è stato documentato il ruolo determinante del sodalizio mafioso nel condizionamento di alcuni appuntamenti elettorali in ambito comunale, provinciale, regionale, nonchè nell’individuazione di propri affiliati da proiettare nel parlamento nazionale. Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 10.30 odierne, al comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria.

Giorgio De Stefano

Giorgio De Stefano

Cinque le ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta del pm della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo nei confronti di 5 persone per associazione mafiosa. Si tratta dell’ex deputato del Psdi ed avvocato Paolo Romeo (carcere), dell’ex sottosegretario regionale (giunta di Giuseppe Scopelliti) Alberto Sarra (carcere), dell’avvocato Giorgio De Stefano (carcere), dell’ex dipendente della Regione Calabria, nonchè cognato del boss Orazio De Stefano, Francesco Chirico (ai domiciliari) e del senatore Antonio Caridi, per il quale bisognerà attendere l’autorizzazione del Senato. L’inchiesta si lega alla recente “Reghion” ed all’operazione “Fata Morgana”, anche se di fatto è la naturale prosecuzione dell’operazione “Meta” che nel 2010 ha portato all’arresto dell’ala militare e imprenditoriale della ‘ndrangheta. Gli inquirenti ritengono di essere riusciti a dimostrare l’esistenza di una struttura direttiva occulta di cui neanche gli affiliati alla ‘ndrangheta erano a conoscenza se non i vertici delle varie “famiglie”.

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Alberto Sarra

Alberto Sarra

Antonio Caridi

Antonio Caridi

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