Cronaca

‘Ndrangheta: processo “Ulisse”, dure condanne a Monza per i clan vibonesi

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Otto condanne da parte del Tribunale collegiale per i calabresi dei “locali” di Giussano, Seregno e Mariano Comense. L’operazione era stata condotta dalla Dda di Milano

di GIUSEPPE BAGLIVO

Otto pesanti condanne nel processo nato da uno stralcio dell’operazione antimafia denominata “Ulisse” e condotta dalla Dda di Milano contro i clan della ‘ndrangheta vibonesi e di Guardavalle trapiantati in Lombardia.

Claudio Formica

Claudio Formica

La pena più pesante è stata inflitta a Claudio Formica,  51 anni, di San Giovanni di Mileto, residente a Mariano Comense, e ad Armando Cristello, 62 anni, di Francica, ma residente a Giussano, in provincia di Monza. Il vibonese Claudio Formica è stato condannato a 12 anni e 6 mesi di reclusione, mentre per Armando Cristello la pena ammonta a 11 anni di reclusione. Queste le altre condanne: 10 anni e 6 mesi a Nicola Fraietta, 57 anni, di Guardavalle (Cz), domiciliato a Tromello, provincia di Pavia; 2 anni e 8 mesi per Francesco Cristello, 46 anni, di San Giovanni di Mileto, che si vanno a sommare ad altre pene già inflitte dalla Corte d’Appello di Milano il 23 aprile 2013, definitive dal giugno 2014;

Armando Cristello

ArmandoCristello

3 anni e 6 mesi di carcere nei confronti di Rocco Cristello, 54 anni, fratello di Francesco, di San Giovanni di Mileto, ma da anni residente in Lombardia; 9 anni di reclusione e 3 mila euro di multa per Francesco Elia, 43 anni, di San Giovanni di Mileto; 5 anni di reclusione a Giovanni e Giuseppe Brenna, rispettivamente di 49 e 43 anni, entrambi di Mariano Comense.

Il processo era passato al Tribunale di Monza dopo che nel luglio dello scorso anno la Corte d’Appello di Milano aveva accolto un’eccezione sollevata dall’avvocato Gianluca Crusco relativa alla competenza territoriale. Gli imputati avrebbero fatto parte dei “locali” di ‘ndrangheta radicati a Seregno, Giussano e Mariano Comense.

Rocco Cristello

Rocco Cristello

Tra gli imputati, ora condannati, la figura di maggior peso criminale viene indicata in quella di Rocco Cristello (in foto a lato), cugino dell’omonimo boss Rocco Cristello ucciso a Verano Brianza nel 2008 con 19 colpi di pistola.

Al centro del processo-stralcio celebrato a Monza, e che ha portato alle condanne, c’è l’estorsione ai danni di Roberto Gioffrè, fratello di Francesco, all’epoca degli arresti (anno 2012) consigliere comunale a Seregno fra le fila del Pdl.

Rocco Cristello e Claudio Formica, indicati rispettivamente quale “capo locale” e “capo società” del “locale di ‘ndrangheta di Seregno”, avrebbero costretto secondo l’accusa, con violenza e minaccia, Roberto Giofrè – socio del circolo sportivo “Casinò Royale Texas Hold’Em” – a restituire cambiali per l’importo complessivo di 70 mila euro che Giovanni e Giuseppe Brenna  (per una somma di 60mila euro) avevano versato a titolo di acquisto del circolo. Roberto Giofrè sarebbe stato così costretto a rinunciare al proprio credito.

Francesco Elia

Francesco Elia

Per il “disturbo” arrecato, Rocco Cristello e Claudio Formica si sarebbero fatti consegnare dalla vittima tutto l’arredamento della propria abitazione per un valore di circa 30 mila euro. Nel corso di un incontro “chiarificatore” dell’intera vicenda, Giofrè sarebbe stato inoltre minacciato con un coltello puntato al volto e poi preso a schiaffi con l’intimazione di consegnare altri 50 mila euro. All’incontro, tenutosi a Giussano, oltre a Rocco Cristello, Claudio Formica ed i due Brenna, sarebbero stati presenti pure Francesco Elia e Francesco Cristello.

Armando Cristello di Francica, non legato da rapporti parentali ai Cristello di Mileto, era invece accusato dal pentito Antonino Belnome (già a capo del “locale” di Giussano), di far parte del “locale di ‘ndrangheta” di Seregno e di aver gestito  – per conto degli omonimi Cristello – un night club. Nicola Fraietta avrebbe invece fatto parte del “locale” di Giussano.

Nel collegio di difesa figuravano gli avvocati Antonio Porcelli, Gianluca Crusco, Costantino Barreca, Luca Ricci e Gino Colombo.

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