Cronaca

Processo alle “Nuove leve” lametine, il pm chiede pene tra gli otto e i 14 anni

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La prossima udienza nel procedimento con rito abbreviato è stata rinviata all’11 maggio

Formulate dal pubblico ministero Elio Romano le richieste di condanna per i 14 imputati che avevano richiesto il rito abbreviato nel processo “Nuove Leve”, scaturito dall’operazione che il 24 febbraio 2016 aveva “incastrato” quella che gli inquirenti hanno chiamato la nuova generazione della cosca Giampà. Giovani che si sarebbero adoperati per continuare nell’esercizio delle attività estorsive sul territorio per conto dei capi cosca sottoposti a regime detentivo. I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono ritenuti colpevoli, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso e di numerose estorsioni ai danni di esercizi commerciali ed imprenditori di Lamezia Terme, nonché di atti intimidatori consistiti nel posizionamento di bottiglie incendiarie nei pressi delle attività commerciali e di danneggiamenti con l’utilizzo di ordigni esplosivi.

Il pm ha oggi depositato le memorie nelle quali, a conclusione, ha chiesto pene dagli 8 ai 14 anni. L’udienza è stata rinviata all’11 maggio con l’inizio delle discussioni degli avvocati. 

LE RICHIESTE

Vicenzo Giampà  – 14 anni
Eugenio Giampà – 9 anni e 4 mesi
Roberto Castaldo – 12 anni
Gregorio Scalise – 8 anni
Giuseppe Paone – 8 anni
Francesca Allegro – 8 anni
Francesco Renda – 10 anni e 8mila euro di multa
Michele Muraca – 9 anni e 4 mesi e 10mila euro di multa
Claudio Paola detto “Trachino” – 8 anni e 6mila euro di multa
Marco Francesco De Vito – 10 anni e 12mila euro di multa
Danilo Cappello  – 10 anni
Andrea Mancuso – 8 anni e 6mila euro di multa
Vincenzo Vigliaturo – 8 anni e 6mila euro di multa
Maria Muraca – 9 anni e 4 mesi

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