Cronaca

Arbitro minacciato, insultato ed accerchiato nel girone vibonese di Terza categoria

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E’ accaduto mercoledì scorso a Filandari dove il direttore di gara della sezione Aia di Vibo è stato costretto ad interrompere il match per le violente proteste dei giocatori di casa. La replica della società: “Solo accese proteste”

Ancora un episodio da stigmatizzare nel girone vibonese di Terza categoria. Dopo la vile aggressione al giovane arbitro minacciato, insultato e colpito a calci e pugni da un giocatore della Real Fabriziese nel corso del match a San Nicola da Crissa (LEGGI QUI)ancora una volta lo sport si è mischiato alla cronaca. Teatro di un nuovo episodio di violenza il campo di Filandari dove mercoledì si è giocata la gara di recupero tra la squadra di casa e il San Costantino Calabro.

Accerchiato e minacciato. L’arbitro del match, tesserato con la sezione Aia di Vibo, è stato minacciato, insultato, accerchiato, costretto a sospendere la partita e a ripararsi negli spogliatoi per evitare l’aggressione. Tutto è accaduto nel corso della ripresa dopo il pareggio degli ospiti che ha scatenato le furenti proteste di alcuni giocatori del Filandari. Proteste veementi e violente che hanno indotto il direttore di gara ad interrompere anzitempo la partita. Toccherà al giudice sportivo prendere gli opportuni e severi provvedimenti, ma è chiaro che ormai tutto ciò non serve più da deterrente. In alcune categorie, il campo di calcio è sempre più un “porto franco” dove tutto può accadere. Necessario, come accade ormai regolarmente in provincia di Reggio Calabria, l’applicazione dei Daspo anche ai calciatori violenti. Le maxi-squalifiche della giustizia sportiva non bastano.

La replica della società. In merito alla vicenda arrivano alcune precisazioni da parte dell’Asd Filandari che si dissocia nel modo più assoluto da chi ha sostenuti che l’arbitro sia stato aggredito. “Si è trattato – si legge in una nota – di accese proteste da parte di qualche giovane calciatore subito richiamato dai giocatori più anziani e dirigenti che lo hanno accompagnato fuori. A dimostrazione di tutto ciò c’è un video e ci sono le testimonianze dei tifosi e degli ospiti”. 

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