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Gratteri all’Antimafia: “Magistrati in logge deviate”. Vibo provincia con più massoni

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Il procuratore capo di Catanzaro ha ribadito in Commissione le stesse dichiarazioni rilasciate al giornalista Iacona nel mese di gennaio

In commissione Antimafia il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri ha ribadito un concetto già espresso al giornalista Riccardo Iacona e andato in onda suRai3 nel mese di gennaio. “C'è un rapporto tra massoneria deviata e 'ndrangheta ancora oggi, anzi forse è ancora più stringente, in termini numerici, di prima”.

Quanti massoni a Vibo. La provincia con più alta densità massonica d'Italia è quella di Vibo secondo Gratteri spiegando che “con la nascita dell'organizzazione segreta "Santa", dal 1970 “c'erano anche magistrati che partecipavano alle riunioni" delle logge massoniche con gli 'ndranghetisti, “per questo la 'ndrangheta ha sempre cercato punti di contatto e ucciso solo quando necessario.

Attraverso la Santa è stata regolamentata la doppia affiliazione, fra 'ndrangheta e massoneria deviata: ce lo hanno raccontato diversi collaboratori”. Nel mese di gennaio alla domanda formulata da Iacona sul livello di pericolosità della ‘ndrangheta nelle province di Catanzaro, di Cosenza, di Crotone e Vibo Valentia, il magistrato sottolinea aveva risposto “Il nostro lavoro è quello di fare indagini a tutto tondo. Il senso della paura e del limite l’ho vinto da tanti anni.

I meccanismi del potere. "Con la morte ci ho discusso trent’anni fa. Bisogna ragionare con la paura, bisogna controllare la paura, non farsi prendere dal panico. Penso di poter fare tante cose importanti, tante cose belle, con l’aiuto dei miei ragazzi, dei miei colleghi che sono meravigliosi”.

Gratteri ha riferito dei meccanismi veri del potere, delle camere “non istituzionali”, camere che non sono trasparenti in cui si decidono le cose. Traccia un racconto dell’ingresso massiccio della ‘ndrangheta dentro la massoneria. “La ‘ndrangheta ha potuto fare il grande salto di qualità perché è in contatto con medici, ingegneri, avvocati, professionisti. In alcune logge massoniche deviate – prosegue Gratteri – c’erano tre incappucciati e tra questi, ci dice un collaboratore di giustizia, anche dei magistrati. Questo grande salto di qualità ha consentito alla ‘ndrangheta di entrare nella stanza dei bottoni, l’obiettivo non è più solo vincere l’appalto ma indicare se l’opera deve essere costruita e dove deve essere costruita. La politica è debole e così la ‘ndrangheta è diventata classe dirigente”.