Cronaca

‘Ndrangheta e appalti: 35 fermi e 54 imprese sequestrate. Coinvolto il gruppo Barbieri (VIDEO)

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Nella maxi inchiesta, oltre agli imprenditori cosentini, risultano coinvolti anche il gruppo Bagalà di Gioia Tauro, un funzionario Anas e diversi dipendenti di uffici tecnici

Due decreti di fermo da 600 pagine, 54 imprese sequestrate in tutta Italia e 35 persone fermate dalla Guardia di Finanza di Cosenza e Reggio Calabria. Tra di loro diversi imprenditori. Sono i numeri dell’operazione scattata all’alba di oggi, coordinata dalle Direzione distrettuali antimafia di Catanzaro e Reggio Calabria. Nel mirino degli inquirenti il binomio tra imprenditoria e ‘ndrangheta con una serie di appalti pilotati in diversi settori e con la copertura di diverse società. Al centro dell’inchiesta tre clan: i Piromalli di Gioia Tauro, i Lanzino-Ruà di Cosenza e i Muto di Cetraro.

La mano della ‘ndrangheta sugli appalti pubblici, 35 fermi: sequestrate oltre 50 imprese

Il gruppo Barbieri. Tra le imprese coinvolte ci sono anche importanti realtà del centro-nord Italia, ma la maggior parte delle società sequestrate è calabrese. Il procuratore capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri ha confermato il coinvolgimento nell’inchiesta del gruppo Barbieri, aggiudicatario di alcuni tra i più grandi appalti pubblici di Cosenza e provincia tra il 2013 ed il 2015 e protagonista di una rapida escalation imprenditoriale.

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Appalti e perquisizioni. Tra gli appalti pubblici aggiudicati da Barbieri ci sono quelli per i lavori di piazza Fera-Bilotti a Cosenza, della nuova funivia di Lorica e quello dell’aviosuperficie di Scalea. Proprio il cantiere di piazza Bilotti è stato oggetto di una perquisizione nella mattinata di oggi. La Guardia di finanza ha sequestrato diversi documenti e sottoposto a sequestro il parcheggio sotterraneo della piazza inaugurata poche settimane fa.

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Il filone reggino. Nell’altro filone, quello sviluppato dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, risultano invece coinvolto un funzionario dell’Anas ed alcuni dipendenti di uffici tecnici di Comuni della Piana di Gioia Tauro. Al centro delle indagini ci sono 27 gare d’appalto nel Reggino, per un importo di oltre 90 milioni di euro, oltre ad una decine segnalate nel Cosentino. Tra gli imprenditori finiti nell’inchiesta, oltre al gruppo Barbieri, c’è anche il gruppo Bagalà di Gioia Tauro. Gli appalti edili in questione riguardavano i lavori più disparati, tra i quali figurano anche la realizzazione di uno svincolo nel tratto reggino dell’autostrada A2, la vecchia A3 Salerno-Reggio Calabria.