Il provvedimento adottato dal vescovo della diocesi di Mileto, Nicotera e Tropea appena appresa la notizia dell’arresto dell’ex sacerdote di Zungri
“Rammarico e profondo dolore”. E’ lo stato d’animo espresso dal vescovo di Mileto Nicotera e Tropea mons. Luigi Renzo dopo aver appreso dell’arresto di don Felice La Rosa, accusato di sfruttamento della prostituzione minorile e corruzione di minore insieme ad altre due persone.
Sospeso “a divinis”. Nell’esprimere piena fiducia nella magistratura “perché i fatti siano acclarati nella giusta dimensione”, il vescovo ha provveduto a sospendere “a divinis” il prete originario della frazione di Calimera di San Calogero e ha comunicato di aver avviato già tutte le procedure previste dal diritto canonico e dalle direttive emanate dalla Santa Sede.
L’invito. Monsignor Luigi Renzo ha quindi invitato “paternamente la comunità ecclesiale diocesana, ferita dalla notizia, alla preghiera per le persone coinvolte, in primo luogo per le vittime minorenni, cui esprime vicinanza e solidarietà, e per il sacerdote stesso”.
Uscendo dalla Questura di Vibo Valentia, monsignor Luigi Renzo (in foto a sinistra) ha poi detto: “Sono preoccupato per quello che è successo, ma non sono in grado di intervenire perchè non è stato possibile parlare con l’interessato. Non posso fare altro che far sentire l’affetto paterno nei confronti di un sacerdote che può avere sbagliato”.
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