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Coronavirus, bozza nuovo Dpcm: bar e ristoranti chiusi alle 18 e festivi. Stop palestre

Prevista didattica distanza al 75% alle superiori. La raccomandazione: "Non spostatevi dal vostro comune"

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Roma, 24 ottobre 2020 – Stop all’attività di palestre, piscine e sale giochi, chiusura di bar e ristoranti dalle 18 in poi e nei giorni festivi, didattica a distanza al 75% alle scuole superiori. Sono questi i principali interventi per frenare l’aumento dei contagi del Coronavirus (l’ultimo bollettino segna 19.644 e 151 morti) contenuti nella prima bozza del nuovo Dpcm di cui il premier Giuseppe Conte ha discusso con i capi delegazione della maggioranza. Le nuove misure – spiegano fonti di maggioranza – potrebbero restare in vigore fino al 30 novembre.

Bar, ristoranti e pub

“A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti,gelaterie, pasticcerie) sono sospese la domenica e i giorni festivi; negli altri giorni le predette attività sono consentite dalle ore 5 fino alle 18; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi;dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”, si legge nella bozza. “Resta consentita senza limiti di orario – si legge ancora – la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti;resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze; le attività di cui al primo periodo restano consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori”.  “Continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente”.

Palestre e piscine

“Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi”, si legge ancora nella bozza su cui si stanno confrontando governo ed enti locali.

Dad al 75% alle superiori

Le scuole superiori adotteranno una Dad pari al 75% delle attività e dunque un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali. “Fermo restando che l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00″, recista infatti il testo.

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