di FEDERICA TOMASELLO
Trentanove misure cautelari, di cui cinque in carcere e trentaquattro divieti di dimora nel Comune di Lamezia Terme, nei confronti di alcuni rom, residenti nel campo di Scordovillo. Sono i numeri dell’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme ed eseguita all'alba di questa mattina dai carabinieri del Gruppo di Lamezia Terme coadiuvati dai comandi provinciali di Catanzaro, Cosenza,Crotone e dal gruppo carabinieri forestali di Catanzaro, dagli uomini del quattordicesimo Battaglione Calabria e dell’ottavo Nucleo elicotteri di Vibo Valentia. I soggetti sottoposti alle misure cautelari sono stati ritenuti responsabili di furto aggravato, attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, discarica non autorizzata, inquinamento ambientale e violazione dei sigilli.
Operazione bis. L'inchiesta sfociata nel blitz di oggi è figlia di una precedente e denominata “Killer Smog” datata 2016 che si concentrò sull’inquinamento derivante dai frequenti fuochi appiccati nel campo, del suolo e dell’aria che portò ad alcuni arresti e al processo penale, conclusosi con la condanna degli imputati. L’operazione odierna dunque ripropone le medesime forme di reato così come sottolineato anche dal Procuratore di Lamezia Curcio: “Una reiterazione pedissequa di condotte, già sottoposte al vaglio della magistratura, che ancora una volta hanno minato seriamente l’incolumità della cittadinanza lametina . L’ ufficio di Procura si è mosso esclusivamente per tutelare quella che è la salute pubblica. È emerso che l’attività ospedaliera abbia dovuto subire interruzioni cagionate dai fumi provenienti dal campo”.
Emergenza salute. Una situazione emergenziale in particolare per la salute degli abitanti dello stesso campo e di tutti coloro che vivono nel circondario che respirano diossina. “Le persone che sono esposte a maggior rischio - ha dichiarato in conferenza stampa il pm Scavello - sono coloro che vivono presso il campo, oltre che nelle vicinanze, che respirano particelle di diossina che abbiamo trovato in alcuni indicatori”.
I nomi delle persone coinvolte. In carcere: Antonio Berlingieri (1985); Massimo Berlingieri (1979); Antonio Bevilacqua ((1986); Simone Berlingieri (1986); Riccardo Amato (1984). Divieto di dimora a Lamezia Terme: Ernesto Berlingieri (1998); Luigi Berlingieri (1968); Cosimo Berlingieri (1963); Luigi Berlingieri (1988); Rinaldo Bevilacqua (1975); Vincenzo Berlingieri (1954); Massimo Bevilacqua (1977); Davide Berlingieri (1992); Luciano Amato (1988); Leonardo Bevilacqua (1970); Luigi Bevilacqua (1983);
Danilo Bevilacqua (1989); Gianluca Bevilacqua (1983); Antonio Amato (1966); Damiano Amato (1966); Enzo Amato (1983); Rocco Amato (1956); Cosimo Berlingieri (1986);
Patrizia Bevilacqua (1986); Luigi Bevilacqua (1963); Luigi Berlingieri (1960); Francesca Bevilacqua (1962); Romina Amato (1977); Antonietta Amato (1950); Damiano Berlingieri (1990); Rosa Bevilacqua (1977); Valeria Bevilacqua (1989); Damiano Berlingieri (1993); Rosina Berlangieri (1979); Damiano Bevilacqua (1990); Alessandro Bevilacqua (1991); Cosimo Berlingieri (1965); Valeria Bevilacqua (1988); Rita Amato (1969).
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