Cronaca

Omicidio a Francavilla, l’assassino resta in carcere e spuntano nuovi dettagli

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Filtra pochissimo sull’esito dell’interrogatorio di garanzia di Foca Carchedi tenuto ieri davanti al Gip del Tribunale di Lamezia Terme.  Non è dato sapere cosa abbia detto con precisione il giovane che ha ucciso lunedì scorso con tre coltellate l’ufficiale giudiziario Mario Torchia nella sua abitazione di Francavilla Angitola. Pare si sia inizialmente rifiutato di rispondere al giudice, salvo poi iniziare a raccontare alcuni particolari dell’accaduto.

Il movente. L’arresto è stato ovviamente convalidato anche se manca il movente dell’aggressione. Intanto, nella mattinata di ieri è stata eseguita l’autopsia sul corpo dell’ufficiale giudiziario. E mentre si attendono i tempi tecnici per conoscerne l’esito, gradualmente si va ricostruendo la scena del crimine.

L’esecuzione. La vittima è stata colpita a morte, da quel che traspare, senza alcun motivo: con un coltello da cucina il giovane avrebbe colpito l’ufficiale giudiziario con tre fendenti alla tempia, all’addome e al fianco. Poi avrebbe rivolto l’arma contro il figlio, Giuseppe, accorso in sua difesa, ferendolo a sua volta.

Le esequie. Intanto ieri si sono tenuti i funerali di Mario Torchia. A dargli l’estremo saluto almeno duemila persone in un clima di grande costernazione e commozione. Il corpo della vittima è arrivato in chiesa accompagnato da un lungo corteo che si è snodato per le vie del paese.

 

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