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Cimiteri chiusi e abbandonati, i Progressisti per Vibo interrogano sindaco e assessori

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A pretendere risposte Antonio Lo Schiavo, Loredana Pilegi, Rosario Tomaino e l’esponente del gruppo Misto Maria Fiorillo

Resterà chiuso al pubblico tutti i mercoledì il cimitero comunale di Vibo Valentia. Una limitazione delle visite che ha creato non poco malumore tra la gente. La questione finirà presto sui banchi del Consiglio comunale. Il gruppo dei Progressisti per Vibo Antonio Lo Schiavo, Loredana Pilegi, Rosario Tomaino e il consigliere comunale del gruppo Misto Maria Fiorillo hanno formulato un’interrogazione al sindaco ed agli assessori ai Lavori pubblici, al Personale, al Bilancio e all’Urbanistica, chiedendo all’Amministrazione spiegazioni sull’accaduto. Chiaro il monito di Lo Schiavo e soci: “E’ inammissibile che per presunta carenza di personale la popolazione non possa usufruire di un servizio indispensabile come quello della visita giornaliera ai propri defunti”. 

I quattro eletti intendono pure “conoscere le ragioni per cui non si è ancora provveduto ad attivare la procedura per l’assegnazione dei suoli nell’area libera del cimitero di Vibo, attesa l’enorme richiesta della popolazione”. Occhi puntati pure sulle lampade votive che hanno “costi maggiori rispetto ad altre città italiane”. Costi che l’Amministrazione “dovrebbe abbassare”. 

Sotto la lente anche gli altri cimiteri della città, in stato di cattiva manutenzione e decoro, senza che vi sia adeguata pulizia. Una situazione alla quale necessariamente bisognerà ovviare, secondo i Progressisti per Vibo. 

Il problema della mancanza di personale interessa anche il cimitero di Bivona. Anche in questo caso, “l’amministrazione dovrebbe far sapere – concludono Lo Schiavo e gli altri consiglieri firmatari dell’interrogazione – se siano previsti interventi per supplire la mancanza di personale e per colmare le carenze infrastrutturali come la mancanza d’accesso per i disabili, le strade non asfaltate, il servizio delle lampade votive incompleto e altri servizi non raggiunti dalla fornitura della corrente elettrica”

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